Ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni l’ex cestista e telecronista Sky Matteo Soragna in merito al recente successo dell’Italia del basket nell’Europeo Under 20 e agli insulti razzisti rivolti verso alcuni giocatori.
L’italia Under 20 di basket ha appena vinto l’Europeo di categoria dopo 12 anni battendo in finale la Lituania. A far parlare non è stata soltanto la bella vittoria degli Azzurrini, quanto i commenti razzisti rivolti a diversi giocatori della Nazionale. David Torresani, uno dei protagonisti della Nazionale, con orgoglio, ha risposto con una Stories di Instagram di ringraziamento per la carica e la voglia di rivalsa trasmesse. È stata la vittoria di un gruppo coraggioso che racconta un’Italia nuova, un mix di storie, di talenti di discendenza migratoria, di giovani cresciuti ed emersi dalle periferie italiane. È già successo in altri Paesi come la Francia, è già successo all’atletica italiana. Questa nuova generazione sta aprendo una nuova era anche nel basket.
E allora abbiamo chiesto un parere ad un ex cestista che di Lituania, vedasi la storica vittoria in semifinale del torneo olimpico di Atene, se ne intende, Matteo Soragna. Adesso commentatore Sky, con un grande passato in Serie A e in Nazionale, con la quale ha conquistato la medaglia di bronzo agli Europei del 2003 e la storica medaglia d’argento alle Olimpiadi del 2004, si è espresso sulla vittoria dei ragazzi e sul caso degli insulti razzisti.
Cosa ne pensi dei commenti razzisti verso i ragazzi?
“Innanzitutto voglio fare i complimenti ai ragazzi. Dopo dobbiamo citare questo vergognoso caso: purtroppo siamo figli di questi tempi, siamo qui a dover parlare di commenti, di affermazioni che esulano anche dallo sport, perchè non stiamo parlando più delle gesta dei ragazzi, ma di persone che non sanno stare al mondo, che non sanno neanche chi siano questi ragazzi. È una conferma dell’ignoranza abissale nel non comprendere neanche quelle che sono le dinamiche della vita sociale a livello mondiale. Rimane davvero molto triste pensare che questo non è stato il primo caso e non sarà neanche l’ultimo“.
Da ex giocatore azzurro, ti è mai capitato di vivere episodi simili, in campo o fuori? Come si reagisce a certi attacchi?
“Sì, mi è capitato di vivere episodi simili. In questi casi ci deve essere un’azione della comunità per stigmatizzare: tutte le altre persone che sono partecipi di questi ‘eventi’ devono essere pronti nell’isolare gli autori di queste idiozie. In più, e mi sembra davvero assurdo doverlo ancora sottolineare, tutto parte dall’istruzione, tutto parte dal basso per avere le nozioni di base per vivere assieme“.
I ragazzi hanno detto che i commenti razzisti li hanno “caricati”. Cosa ne pensi di questa risposta emotiva?
“I ragazzi hanno mostrato grande personalità nel saper reagire in questo modo, nell’usare questi commenti negativi come forza personale per dare il meglio: è un merito enorme di questi ragazzi. Hanno dato l’idea di giocare anche per altri obiettivi. Immagino che questa non fosse la prima circostanza nel quale abbiano letto o sentito queste parole: già da giovanissimi hanno dovuto sopportare… insomma, queste parole non arrivano da ragazzi, ma da uomini, da persone già adulte, ma forse poco mature, e questo è ancora più grave. Tra l’altro tutto avviene sui social dove è talmente facile proteggersi e mascherarsi dietro uno schermo da poter sparare a zero su tutto“.
Che messaggio pensi debba passare da questa vittoria, al di là del risultato sportivo?
“Per la nostra pallacanestro non dobbiamo fare l’errore di pensare che questa vittoria sia la panacea di tutti i mali. Bellissimo, perchè è arrivata dopo tanti anni (12, ndr), ma non deve oscurare la perdita di risorse che sta portando diverse società a destrutturare i propri settori giovanili che una volta erano dei punti di riferimento. Questi risultati sono eccezionali, ma vanno coltivati nel tempo. Ci deve essere un percorso lungo di crescita e valorizzazione dei nostri ragazzi che dovranno essere bravi a trovare i loro spazi. I ragazzi sono stati fantastici, ora bisogna lavorare per avere una continuità di produzione di questo talento. Mi auguro che possano giocare con continuità nel nostro campionato e in Nazionale. È stato molto bella la risposta che hanno dato i ragazzi, un bel segnale per il futuro, non solo del basket, ma dell’Italia in generale“.






