Sara Errani e Andrea Vavassori si confermano coppia regina del doppio misto agli US Open. Per il secondo anno consecutivo, gli azzurri hanno conquistato il titolo a Flushing Meadows, in un’edizione che aveva introdotto una formula innovativa e molto discussa, tra set ridotti a quattro game e tabellone concentrato in appena due giorni, durante la settimana delle qualificazioni. A prevalere, nonostante la riforma che sembrava favorire i big del singolare, è stata l’unica coppia di veri specialisti, capace di battere in finale due stelle del circuito come Iga Swiatek e Casper Ruud.
La vittoria storica di Errani e Vavassori
La novità organizzativa prevedeva semifinali e finale nello stesso giorno. Sotto la copertura dell’Arthur Ashe Stadium, chiuso per pioggia ma gremito di spettatori, Errani e Vavassori hanno prima superato con autorità gli statunitensi Harrison e Collins (4-2 4-2), quindi hanno avuto la meglio sulla coppia testa di serie numero tre, imponendosi 6-3 5-7 [10-6]. Al termine del match, Ruud ha riconosciuto la difficoltà nel rispondere al servizio dell’azzurra: “Rispondere a Errani non è semplice, perché bisogna tenere conto anche della copertura a rete di Vavassori”. Una conferma della solidità di un’intesa che continua a sorprendere anche contro avversari di altissimo livello.
L’esperienza che fa la differenza
Se il nuovo format aveva attirato grandi nomi del singolare, da Alcaraz a Raducanu passando per Keys e Shelton, a spuntarla è stata la coppia con maggiore affiatamento ed esperienza. Errani e Vavassori avevano più volte criticato la riforma, ritenendola poco rispettosa della tradizione del doppio, ma hanno dimostrato che la disciplina ha ancora molto da dire. “Giochiamo anche per tenere alto il nome dei doppisti”, aveva dichiarato Vavassori nei giorni scorsi. Con questa vittoria, il duo italiano porta a casa il terzo trofeo negli ultimi cinque Slam e un premio da un milione di dollari, rilanciando il messaggio che il doppio non è affatto destinato a scomparire.






