Torino, 14 novembre 2025 – In Italia cresce la partecipazione femminile allo sport, con un incremento significativo soprattutto tra le donne over 55, ma permangono forti disparità di genere nei ruoli dirigenziali e di allenamento. È quanto emerso dal convegno internazionale “Lo sport al femminile: barriere e opportunità”, organizzato dall’Università di Torino in collaborazione con la Federazione Italiana Rugby e l’associazione “Amici nel Rugby”.
Sport in Italia, poche donne dirigenti e allenatrici
Secondo i dati presentati, le donne tesserate nello sport italiano sono in aumento, ma solo il 7% ricopre ruoli dirigenziali e appena il 3% è allenatrice. Questo divario evidenzia la necessità di interventi mirati per promuovere una maggiore inclusione nelle posizioni di leadership sportiva. Tuttavia, un dato positivo riguarda la presenza femminile tra gli arbitri: l’Italia vanta la più alta percentuale di arbitre in Europa, un segnale importante di progresso nel coinvolgimento delle donne anche in ambiti tradizionalmente maschili.

Stefano Mossino, presidente del Coni Piemonte, ha sottolineato che “lo sport è fondamento di inclusione e integrazione, ma è necessario lavorare sul fattore di genere, sull’organizzazione sportiva, sull’educazione culturale e sulla rappresentazione mediatica”. La giornalista Mimma Caligaris ha evidenziato l’importanza di un’informazione sportiva inclusiva e corretta, capace di valorizzare le donne che praticano, raccontano e allenano sport, superando stereotipi e mentalità radicate anche in ambito familiare e scolastico.
Stereotipi di genere e formazione: la sfida culturale
Eugenia Garcia Sottile dell’Università Cattolica di Valencia ha evidenziato come “gli stereotipi di genere permangono nei media e nei manuali, rendendo fondamentale una formazione critica e rinnovata per futuri professori, allenatori e dirigenti”. Il convegno ha messo in luce la necessità di un cambiamento culturale profondo, che coinvolga tutti gli attori dello sport, dalla base alle istituzioni, per favorire la parità di genere e valorizzare il contributo femminile in tutte le sue forme.
In questo contesto, iniziative culturali come lo spettacolo multidisciplinare “NO WAGS | Il calcio non è uno sport per signorine”, in scena a Roma, raccontano con ironia e poesia la presenza femminile nel calcio, sfidando i pregiudizi e sottolineando il ruolo sempre più rilevante di calciatrici, arbitre, allenatrici e dirigenti.
Torino, città che ha ospitato il convegno, conferma così il proprio impegno nel promuovere un modello sportivo più inclusivo e paritario, in linea con le sfide attuali e le aspettative di una società in trasformazione.






