Un nuovo capitolo della “saga” Sinner-Alcaraz sta per essere scritto questa sera nella finale sul veloce del Masters 1000 di Cincinnati. I due fenomeni catalizzano da ormai due anni il tennis mondiale e la sana rivalità tra i due non fa che aumentare l’interesse verso uno sport in ascesa.
Sinner Alcaraz, la nuova Sfida
Il 2025 ha certificato la consacrazione della nuova grande rivalità del tennis mondiale tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, alimentata dalle splendide finali che i due hanno regalato negli ultimi quattro mesi: a maggio il primo atto in un Masters 1000 a Roma, a giugno la sfida in uno Slam a Parigi, a luglio la battaglia sull’erba di Wimbledon e ad agosto la prima finale sul cemento in un 1000. Alla vigilia dell’ultimo atto di Cincinnati, il bilancio stagionale parla per Alcaraz (2-1). Quella in Ohio sarà la loro quindicesima sfida complessiva, la settima sul cemento: il conto totale è 9-5 per lo spagnolo, 5-2 sul veloce. Sinner e Alcaraz sono la quinta coppia dal 1990 a contendersi una finale su tre superfici diverse: gli ultimi erano stati Djokovic e Federer nel 2015, due leggende.
Sinner Alcaraz, la rivalità più intensa e più frequente
“Da ogni partita con Jannik imparo qualcosa. Sono certo che farà sempre qualcosa di diverso, e anche io cerco di cambiare. Alla fine ci rivediamo, analizziamo i punti chiave e capiamo dove migliorare. Studio i suoi movimenti, le tattiche, lo stile di gioco: ogni match è una lezione”, ha dichiarato Carlos Alcaraz. Con la finale dell’Ohio, lo spagnolo diventa l’avversario affrontato più volte da Sinner, al pari di Medvedev (nelle 15 sfide è inclusa anche quella nel challengere di Alicante nel 2019). Per Carlitos, invece, Jannik aveva già superato Zverev come rivale più frequente da Roma.
Cincinnati, crocevia per il numero 1
In Ohio si incrociano la prima e la seconda testa di serie in un duello che vale altri 350 punti per la classifica ATP, oltre ai 650 già in tasca a ciascuno. Sinner resterà comunque numero 1 almeno fino agli US Open (8 settembre), ma il titolo a Cincinnati gli garantirebbe prezioso margine nella corsa al primato.
Nella live ranking, l’azzurro è a quota 11.480, Alcaraz a 9.240: solo vincendo, Sinner avrà la certezza di presentarsi da leader anche a New York. Con un successo, il vantaggio sull’iberico salirebbe a 2.590 punti; in caso di sconfitta, scenderebbe a 1.890. Considerando i punti da difendere a Flushing Meadows (2.000 per Sinner, 50 per Alcaraz), se Carlitos trionfasse a Cincinnati partirebbe agli US Open con 60 punti in più, altrimenti Jannik conserverebbe 640 lunghezze di margine.




