L’allenatore di Sinner, Darren Cahill, ha raccontato la bravura di Sinner nel superare la batosta di Parigi e rilanciarsi subito a Londra
Jannik Sinner si sta godendo un breve ma meritatissimo periodo di vacanza dopo la storica vittoria a Wimbledon. Il successo di domenica scorsa sull’erba dell’All England Club ha confermato l’altoatesino come numero 1 del mondo, ma soprattutto ha dimostrato la sua capacità di reagire alle difficoltà, lasciandosi alle spalle la dolorosa sconfitta del Roland Garros. Quei match point non concretizzati contro Carlos Alcaraz a Parigi avrebbero potuto lasciare segni pesanti nella sua mente, trasformandosi in un macigno difficile da spostare.
Cahill: “La forza di Sinner è stata quella di aver voltato subito pagina”
A raccontare come Sinner sia riuscito a rialzarsi è stato Darren Cahill, coach dell’azzurro, che ha spiegato: “Non abbiamo parlato della finale del Roland Garros nelle 24 ore successive perché il suo atteggiamento e l’impegno erano stati impeccabili. Abbiamo poi analizzato il match, notando come Alcaraz fosse stato più coraggioso nei momenti decisivi, ma eravamo comunque fieri di Jannik. Per noi era importante girare pagina il più velocemente possibile”.
La settimana perfetta prima di Wimbledon
Il tecnico australiano ha poi svelato un altro dettaglio chiave: “La settimana precedente Wimbledon è stata la migliore in termini di allenamento, atteggiamento e forma. Sapevamo che si era lasciato tutto alle spalle ed era pronto fin dal primo turno. Non è facile scrollarsi di dosso una sconfitta come quella di Parigi, ma lui ci è riuscito al 100%. È arrivato a Londra con una grande determinazione, e si è visto subito”.
“Quella finale a Parigi è stata una delle più belle di sempre”
Infine Cahill è tornato sul match perso al Roland Garros, sottolineando: “Per un atleta normale perdere quella partita dopo aver avuto tre match point sarebbe stato un peso enorme. Il modo in cui Jannik ha reagito racconta la qualità della persona. Quella finale è stata una delle migliori partite che io abbia mai visto in 25 anni di carriera. La rivalità tra lui e Alcaraz è già incredibile e potrà solo migliorare. Ma attenzione: ci sono altri giovani in arrivo, non sarà solo uno spettacolo a due”.






