Roma, 22 ottobre 2025 – Nel dibattito sportivo italiano, il noto giornalista Bruno Vespa si è espresso contro il giovane campione del tennis Jannik Sinner. Vespa, ha criticato apertamente il tennista altoatesino, sostenendo che gli italiani non avrebbero motivo di tifarlo in quanto Sinner “parla tedesco e vive a Montecarlo“, essendo così distante dall’italianità. Il conduttore accusa inoltre il tennista di saltare la Coppa Davis per “prendersi una settimana di vacanza in più“.
Lo scontro tra Bruno Vespa e Jannik Sinner: motivazioni e polemiche
Bruno Vespa, con una carriera giornalistica che abbraccia oltre cinquant’anni e un ruolo di primo piano come conduttore televisivo e autore, ha recentemente criticato pubblicamente Jannik Sinner con parole che hanno acceso polemiche: «Perché dovremmo tifare per lui? Parla tedesco, vive a Monte Carlo». Il riferimento al fatto che Sinner cresciuto in una famiglia madrelingua tedesca e residente nel Principato di Monaco sembra per Vespa un elemento di disaffezione dalla sua italianità sportiva.
Perché un italiano dovrebbe tifare Sinner? Parla tedesco (giusto ,e’ la sua lingua), risiede a Montecarlo, non gioca per la nazionale in Coppa Davis per prendersi una settimana di vacanza in più. Onore ad Alcaraz che scende in campo per la sua Spagna.
— Bruno Vespa (@BrunoVespa) October 22, 2025
Bruno Vespa ha poi sottolineato come Sinner non giochi per la nazionale in Coppa Davis, “per prendersi una settimana di vacanza in più“, elogiando invece Carlos Alcaraz: “Onore a lui che scende in campo per la sua spagna”.
Il contesto: la rinuncia alla Coppa Davis
Le tensioni tra Vespa e Sinner si inseriscono in un quadro più ampio di discussioni sul ruolo e le priorità degli atleti italiani. Recentemente, Sinner ha deciso di non partecipare alla Final Eight di Coppa Davis, fatto che ha suscitato commenti da parte di ex campioni come Adriano Panatta. Panatta ha espresso un punto di vista critico ma al contempo comprensivo, sottolineando come il tennis moderno richieda un equilibrio tra impegni personali e rappresentanza nazionale.
Il confronto tra una figura storica del giornalismo e un giovane campione dello sport riflette così tensioni generazionali e culturali, questioni di identità e di valori nello sport e nella società italiana contemporanea.




