New York, 14 agosto 2025 – Ancora una battuta d’arresto per Matteo Berrettini, che dovrà rinunciare anche agli US Open 2025, in programma dal 24 agosto presso il prestigioso USTA Billie Jean King National Tennis Center di Flushing Meadows, New York. Questa assenza rappresenta il quinto forfait consecutivo per il tennista romano, alle prese con persistenti problemi fisici che ne stanno compromettendo la partecipazione ai principali tornei della stagione.
Il lungo calvario di Matteo Berrettini
Dopo l’ultimo match ufficiale disputato nel primo turno di Wimbledon 2025, perso contro Majchrzak, Berrettini non è più sceso in campo nei tornei di Gstaad, Kitzbuhel, Toronto e Cincinnati. Il 29enne, attualmente numero 52 del ranking ATP, avrebbe dovuto difendere il secondo turno raggiunto agli US Open 2024, ma la sua rinuncia lascia spazio allo statunitense Brandon Holt, che entra così nel tabellone principale, mentre una wild card si libera.
Nonostante la recente foto social che lo ritraeva durante un allenamento con il connazionale Jannik Sinner a Montecarlo, il ritorno di Berrettini sul circuito maggiore sembra ancora lontano. L’atleta, noto come “The Hammer” per la potenza dei suoi colpi, ha una carriera costellata da successi importanti: 10 titoli ATP, tra cui due edizioni consecutive del prestigioso Queen’s Club Championships, e la vittoria della Coppa Davis nel 2024.
Un’assenza significativa negli US Open
Gli US Open rappresentano l’ultimo dei quattro tornei del Grande Slam annuale, con una tradizione che risale al 1881. Si svolgono su campi in cemento a Flushing Meadows e sono organizzati dalla United States Tennis Association in collaborazione con la Federazione Internazionale Tennis. Il torneo assegna un montepremi complessivo di decine di milioni di dollari e coinvolge più di 600 giocatori professionisti nelle varie categorie di singolare, doppio e doppio misto.
L’assenza di Berrettini pesa sia per il valore tecnico che per il seguito mediatico, dato che l’italiano è una delle figure di spicco del tennis azzurro contemporaneo, capace in passato di raggiungere la sesta posizione mondiale nel gennaio 2022 e di lasciare un segno con la finale raggiunta a Wimbledon nel 2021.
Il suo forfait ripropone l’interrogativo sul suo recupero e sulla tenuta fisica, appena un anno dopo aver contribuito in modo decisivo al successo italiano nella Coppa Davis.




