Bologna, 4 novembre 2025 – C’è stata tanta paura, ma ora il sereno è tornato. Achille Polonara ha lasciato l’ospedale Sant’Orsola-Malpighi, dove a fine settembre si era sottoposto a un trapianto di midollo osseo. Nelle ultime settimane le sue condizioni si erano però aggravate in modo preoccupante.
A raccontarlo è la moglie, Erika Bufano, in un servizio de Le Iene andato in onda su Italia 1: “È successo un disastro, Achille è andato in coma”.
Così Erika aveva avvisato l’amico di famiglia Niccolò De Devitiis, spiegando che il peggioramento era stato causato da un trombo che aveva provocato una mancanza di ossigeno al cervello: “Le possibilità di sopravvivenza erano molto basse”. È stato un periodo di grande apprensione, proprio mentre Polonara si preparava a lasciare l’ospedale, a circa un mese dal trapianto.
La leucemia e il coma: la storia di Achille Polonara
L’ex giocatore della Virtus Bologna e della Nazionale italiana, già impegnato nella dura lotta contro la leucemia, ha quindi dovuto affrontare un’ulteriore sfida. Dopo giorni difficili, la situazione è lentamente migliorata e il cestista ha cominciato a riprendersi. Dallo scorso fine settimana ha ottenuto i primi permessi per uscire temporaneamente dall’ospedale, occasione che ha colto per festeggiare il quinto compleanno della figlia Vitoria.
Durante i momenti più critici, al suo fianco non è mai mancata la moglie, mentre alcuni ex compagni della Virtus e Stefano Sardara, presidente della Dinamo Sassari, gli hanno fatto visita. Sardara, che in estate aveva offerto a Polonara un nuovo contratto, si trovava a Bologna per la gara di campionato contro i bianconeri.

Oggi Achille è ancora ricoverato al Sant’Orsola per controlli e riabilitazione, ma se tutto continuerà nel migliore dei modi potrà uscire sempre più spesso. Il peggio, finalmente, sembra alle spalle e la sua famiglia ha potuto tirare un grande sospiro di sollievo.
Polonara aveva già superato un tumore ai testicoli due anni fa. La nuova battaglia è iniziata a giugno, nel pieno della finale scudetto tra la sua Virtus e Brescia. La diagnosi di leucemia mieloide lo aveva costretto al ricovero immediato, mentre i compagni vincevano lo scudetto che poi gli dedicarono, portandogli il trofeo in ospedale.
L’estate è trascorsa tra cicli di chemioterapia e un periodo di cure a Valencia, dove Polonara ha potuto assumere un farmaco che riduceva il rischio di recidiva, disponibile in Italia solo da settembre. Proprio in Spagna aveva raccontato la sua esperienza a Le Iene, che lo hanno seguito anche in questa prima uscita dopo il nuovo dramma.
Trovata una donatrice americana compatibile al 90%, il 25 settembre Achille si è sottoposto al trapianto. Tutto sembrava procedere bene fino alla metà di ottobre, quando un improvviso trombo lo ha mandato in coma. La mancanza di ossigeno al cervello e le sue condizioni già provate dalle terapie hanno fatto temere il peggio.
Poi, lentamente, il risveglio, il miglioramento e la speranza tornata a illuminare i suoi giorni. Oggi Achille può finalmente riabbracciare i figli Vitoria e Achille Jr., conquistando così la vittoria più bella della sua vita



