La poesia di Garrone è negli occhi di Pinocchio

Matteo Garrone porta sul grande schermo il romanzo di Collodi, tramite un’opera adatta ad un pubblico che riflette qualsiasi età. Il regista lascia intatto il corpo del testo originale, incidendo sugli aspetti tecnico-artistici, che diventano preponderanti all’interno di uno spazio filmico caratterizzato dalla cupezza, elemento fondamentale nella crescita personale di ciascun individuo.

Marcate restano le capacità interpretative degli attori che compongono il cast: Federico Ielapi sostiene con abilità il ruolo del burattino di legno e Massimo Ceccherini, coautore della sceneggiatura assieme al regista, veste a dovere i panni della Volpe, affiancato dal Gatto caratterizzato da Rocco Papaleo. Roberto Benigni è bravissimo e commuove nelle vesti di Geppetto, mentre Gigi Proietti si trasforma in un perfetto Mangiafuoco. Decisamente spassosi Teco Celio che impersona il Giudice e Maria Pia Timo nel ruolo della Lumaca, la Fatina è interpretata da Alida Baldari Calabria e la Fata dall’attrice francese Marine Vacth.

“Pinocchio”, dal 19 dicembre al cinema, non si eclissa di fronte all’immaginifico e all’attenzione ai particolari; la fotografia del danese Nicolaj Bruel (Dogman) aderisce allo stato d’animo dei protagonisti, esaltando lo splendido trucco prostetico realizzato da Mark Coulier (Oscar per The Iron Lady e Gran Budapest Hotel). Il designer del lungometraggio è Pietro Scola Di Mambro mentre il montaggio è di Marco Spoletini, storico collaboratore di Garrone. Accurati gli effetti visivi di One of Us e Chromatica, di cui la supervisione è affidata a Massimo Cipollina.

Il regista si riconferma alla grande; lo spettatore si ritrova catapultato in una dimensione surreale, nella quale l’innocuità resta incrinata da opache atmosfere. L’equilibrio compositivo dell’immagine cinematografica rende “Pinocchio” un’opera per tutti poiché, citando Benigni, la storia del burattino di legno appartiene a tutti.

Il film, girato in Toscana, Lazio e Puglia, è una coproduzione italo-francese ed è prodotto da Archimede con RAI Cinema e Le Pacte, con Recorded Picture Company e Leone Film Group, con BPER Banca e MiBACT.

(Fabio Di Berardino/alanews)