SPETTACOLO (Roma). Claudio Amendola ha voluto ricordare l’amico Ennio Fantastichini, scomparso qualche giorno fa, presso la Casa del Cinema di Roma dove è stata allestita la camera ardente. “La fortuna di fare questo mestiere è che uno lascia ed Ennio ci ha lasciato 100 interpretazioni una più bella dell’altra. E’ difficile trovare le parole, ricordo sopratutto le giornate di lavoro nella mia prima regia e da collega più grande aveva un attenzione un rigore nel lavoro che è l’eredità che lascia. Il suo rigore nell’essere attore è la più grande eredità che può lasciarci in questa festa di oggi, come ci diceva il fratello, perché qui siamo nella casa del Cinema e avrebbe voluto così” (Giuliano Rosciarelli/alanews)
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