Il Raduno degli Ultimi previsto per il 2026 a Tor Vergata è andato sold-out
Roma, 18 luglio 2025 – Il panorama musicale italiano si prepara a un evento senza precedenti: il cantante Ultimo ha annunciato un maxi-concerto per il 4 luglio 2026 a Tor Vergata, destinato a entrare nella storia come il concerto con il maggior numero di biglietti venduti. L’evento, già ribattezzato “Il raduno degli Ultimi”, ha registrato il sold-out in sole tre ore dalla messa in vendita dei tagliandi, dimostrando ancora una volta il forte legame tra Nicolò Moriconi – questo il vero nome dell’artista – e il suo pubblico.
Il fenomeno Ultimo: il legame con i fan e il record storico a Tor Vergata
Il successo di Ultimo non è solo numerico, ma anche emotivo e sociale. Nonostante i rapporti complicati con la stampa musicale, deteriorati sin dall’edizione di Sanremo 2019, il cantante romano continua a raccogliere un supporto massiccio sui social network. Le piattaforme digitali pullulano di pagine di fan e commenti di sostegno, a testimonianza di un rapporto che va ben oltre la semplice ammirazione artistica.
Questo forte seguito contrasta con la diffidenza e le critiche di alcuni osservatori, che vedono in Ultimo un personaggio che si presenta come un “cantante maledetto” e portavoce degli “ultimi”, come canta nella sua celebre “Sogni appesi”. Ma è così?.
Ultimo e la rappresentazione degli “ultimi” a Tor Vergata
Il nome d’arte Ultimo evoca un’identificazione con i marginali, gli esclusi, quelli che lottano per il riscatto. Tuttavia, la biografia di Nicolò Moriconi racconta una storia diversa rispetto a quella del ragazzo in difficoltà. Nato e cresciuto nel quartiere romano di San Basilio, un’area certamente non privilegiata ma neppure tra le più degradate della Capitale, Ultimo ha vissuto un’infanzia relativamente serena, con una famiglia presente e solidale.
Questa contraddizione ha innescato un dibattito acceso sui social, dove molti fan si interrogano sul reale significato della sua figura “dalla parte degli Ultimi”. In particolare, l’ascesa economica e il successo planetario hanno fatto emergere interrogativi circa la sua effettiva vicinanza ai temi sociali e alle cause dei più deboli. Molti osservatori gli rimproverano una certa reticenza a schierarsi pubblicamente su questioni cruciali come i diritti civili, i conflitti internazionali o la tutela dell’ambiente.
La posizione di Ultimo: riservatezza e impegno silenzioso
Ultimo, dal canto suo, ha scelto di mantenere un profilo riservato e di evitare la politicizzazione della propria immagine. In una intervista rilasciata nel 2024 ad Aldo Cazzullo, il cantante ha spiegato che la vera politica si fa attraverso i gesti e le canzoni, non con le dichiarazioni di parte o le prese di posizione nei conflitti geopolitici. Nonostante ciò, nel 2024 ha mostrato immagini di Gaza al termine di un suo concerto, gesto simbolico che ha comunque suscitato polemiche e critiche da parte di alcuni detrattori.
Questa scelta di equilibrio, che Ultimo definisce come “stabilità mentale”, è anche uno dei temi centrali della sua produzione artistica più recente. L’album Solo, scritto durante la pandemia, insieme al singolo Alba, riflettono proprio questa battaglia personale per mantenere un equilibrio interiore, un messaggio che si traduce in un invito alla diversità e alla solidarietà tra le persone.
Ultimo è altresì ambasciatore UNICEF, ruolo che sottolinea un impegno concreto, seppur discreto, in favore dei diritti dell’infanzia e dei più vulnerabili, confermando una coerenza che va oltre le apparenze.
Il raduno degli Ultimi: un evento storico e simbolico
Il maxi-concerto di Tor Vergata rappresenta un momento simbolico per il cantante e per i suoi fan, un’occasione di vera celebrazione collettiva. L’evento, che supererà il record di Vasco Rossi al Modena Park 2017, non è solo un successo commerciale ma anche un momento di riconoscimento per un artista che, nonostante le controversie, è riuscito a radunare migliaia di persone attorno a un messaggio di speranza e appartenenza.
Scommettiamo che anche questo concerto, a maggior ragione questo concerto, si concluderà con il tradizionale coro “Davanti a me… Ultimo!”, un rituale che sottolinea il senso di comunità e identificazione con un’idea di musica e di vita che va “dalla parte degli Ultimi”.
La figura di Ultimo resta dunque complessa e sfaccettata: una star che incarna il sogno di riscatto di molti, ma che al tempo stesso si muove con cautela in un mondo musicale e sociale dove le posizioni nette sono sempre più rare e spesso rischiose. L’attesa per il maxi-concerto di luglio 2026 è altissima e si prepara a scrivere un nuovo capitolo nella storia della musica italiana contemporanea.






