Ora è ufficiale: Timothee Chalamet non è EsDeeKid. Le speculazioni che per mesi hanno animato il web, secondo cui l’attore si nascondesse dietro il passamontagna del misterioso rapper britannico, sono state definitivamente smentite. Eppure, invece di spegnere le voci con una semplice dichiarazione, Chalamet ha scelto una strada decisamente più creativa: una collaborazione musicale capace di trasformare un rumor virale in un evento pop.
Timothee Chalamet e il remix che smonta le teorie
Il 19 dicembre è apparso senza preavviso il remix di “4 Raws”, una pubblicazione a sorpresa che ha immediatamente attirato l’attenzione di fan e curiosi. L’uscita non è casuale: arriva infatti a ridosso del debutto di Marty Supreme, il nuovo film con Timothee Chalamet, in arrivo nei cinema il 25 dicembre (dal 22 gennaio in Italia). Nel brano, l’attore veste i panni di una versione ironica di sé stesso, trasformandosi in rapper senza prendersi troppo sul serio. Le rime volutamente sopra le righe e il tono giocoso rendono l’operazione chiaramente comica, dando vita al suo alter ego hip hop, Lil’ Timmy Tim, che sorprende comunque per una performance più che convincente.
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Il mistero EsDeeKid e l’hype nato sul web
Parallelamente, soprattutto nel Regno Unito, continua a crescere l’interesse intorno a EsDeeKid, rapper di Liverpool dal volto coperto. A giugno aveva pubblicato l’album di debutto Rebel, anticipato da singoli diventati virali sui social, TikTok in primis.
Le teorie che collegavano Timothee Chalamet a EsDeeKid sono esplose a novembre, alimentate da pochi indizi e tanta immaginazione: la presenza dell’attore a concerti di artisti vicini al rapper, la sua nota passione per il rap e l’idea, non troppo assurda per internet, che potesse imitare un accento britannico. Chalamet, dal canto suo, non aveva mai smentito apertamente, anzi aveva contribuito al gioco. Intervistato da una radio inglese sull’identità di EsDeeKid, aveva risposto con un enigmatico: «No comment… col tempo si saprà tutto». Riascoltata oggi, quella frase suona quasi come un indizio studiato ad arte, più che una semplice battuta.
