Osaka, 25 agosto 2025 – Una serata ricca di emozioni ha illuminato il teatro del Padiglione Italia all’Expo 2025 di Osaka, dove la cantautrice italiana Arisa ha ricevuto una calorosa standing ovation al termine del suo concerto, evento clou della settimana dedicata alla Basilicata. Vestita di rosso e accompagnata solo dal suono di un pianoforte, l’artista lucana ha ripercorso i brani più celebri del suo repertorio, tra cui spiccano “La notte”, “Sincerità” e “Controvento”, la canzone che le ha valso la vittoria al Festival di Sanremo nel 2014.
Arisa incanta il pubblico con un concerto intimo e coinvolgente
L’esibizione di Arisa, durata oltre un’ora, ha visto l’artista alternare le sue canzoni a riflessioni sulla sua terra d’origine, ricordando che il popolo lucano è “un popolo umile”. Il teatro del Padiglione Italia è stato gremito fino all’ultimo posto e anche all’esterno, dove il concerto è stato trasmesso su un grande schermo, molti spettatori si sono fermati ad ascoltare, rapiti dalla sua performance.
Per il commissario generale per l’Italia all’Expo 2025 di Osaka, Mario Vattani, la presenza di Arisa si inserisce nel successo della musica italiana contemporanea nel contesto asiatico, dopo i sold out registrati dall’arena Matsuri con artisti come Negramaro, Elisa e Achille Lauro, e l’esibizione di Camilla Pnk sul palco esterno.
In un’intervista esclusiva rilasciata proprio al Padiglione Italia, Arisa ha raccontato la sua esperienza in Giappone, definendolo “una bellissima scoperta” e “un mondo parallelo” che la spinge a riflettere su se stessa. Non è la prima volta che la cantante si esibisce in Giappone: prima della pandemia aveva tenuto tre concerti a Tokyo, durante i quali aveva ricevuto accoglienza e affetto straordinari, con un pubblico crescente e molto caloroso.
Un legame speciale tra Basilicata e Giappone
Arisa ha sottolineato come i valori di gentilezza e accoglienza, che ritrova nella cultura giapponese, siano anche profondamente radicati nella sua terra, la Basilicata. “Siamo un popolo accudente, a volte persino troppo”, ha spiegato, evidenziando l’importanza di questi valori anche nel mondo occidentale, spesso fraintesi o sottovalutati.
L’artista ha espresso il desiderio di un futuro gemellaggio culturale tra la Basilicata e il Giappone, auspicando una maggiore presenza di cultura giapponese nella sua regione e viceversa: “La collaborazione tra i popoli è sempre una grande ricchezza”.
Arisa si è inoltre detta colpita dall’allestimento del Padiglione Italia, che racconta con autenticità il connubio tra passato e futuro, un tema che per la cantante si riflette anche nel suo approccio alla musica. “Non scelgo mai ciò che funziona – ha affermato – perché la musica che arriva davvero è quella che esprime verità, che vibra in modo unico. Lo stesso vale per l’arte: un’opera originale trasmette un’energia speciale”.
Nel corso dell’intervista, Arisa ha anche riflettuto sul contesto mondiale attuale, ricordando come le guerre in corso non distruggano solo vite umane, ma anche culture: “La guerra semina morte in ogni senso. Noi siamo stati fortunati perché la nostra cultura è arrivata fino a noi, ma il vero futuro deve passare dall’abbandono delle armi e dalla possibilità per i popoli di tramandare la loro bellezza”.




