Roma, 25 ottobre 2025 – Domani alle 20.30 su Rai 3 e RaiPlay torna Report, il programma di Sigfrido Ranucci che, nonostante le recenti polemiche e l’attentato di pochi giorni fa, riparte con una nuova stagione all’insegna dell’inchiesta e della trasparenza. Il format, da sempre attento alla tutela dei diritti umani, all’ambiente e alla denuncia delle ingiustizie, propone trenta minuti di approfondimenti costruiti nel rispetto delle risorse pubbliche e dedicati a storie spesso trascurate dalla televisione generalista.
Nasce “Lab Report” e il ricordo di Franco Di Mare
La nuova stagione si apre con Lab Report, un laboratorio di giornalismo d’inchiesta rivolto ai giovani reporter. L’iniziativa, ideata da Sigfrido Ranucci insieme al compianto Franco Di Mare — scomparso il 17 maggio dello scorso anno — punta a formare una nuova generazione di giornalisti capaci di coniugare rigore, etica e curiosità investigativa. Accanto a Ranucci lavorano i volti storici della trasmissione, tra cui Bernardo Iovene, Cataldo Ciccolella, Elisa Marincola, Ilaria Proietti, Alessia Marzi e Greta Orsi.
La prima inchiesta della nuova edizione di Report: “Piccoli Trump crescono”
La puntata d’esordio si apre con l’inchiesta di Giorgio Mottola, realizzata insieme a Greta Orsi, dal titolo Piccoli Trump crescono. Il servizio prende spunto da un intervento di Giorgia Meloni che, lo scorso marzo, ha definito il Manifesto di Ventotene un testo “comunista e antidemocratico”. Report ha scoperto che tale dichiarazione si inserirebbe in una più ampia strategia di delegittimazione delle istituzioni europee, sostenuta da fondazioni e think tank sovranisti in stretto contatto con l’Heritage Foundation, potente organizzazione conservatrice statunitense.
L’influenza americana in Europa
Dopo la rielezione di Donald Trump, le interferenze provenienti dagli Stati Uniti si sarebbero moltiplicate: aumentano gli attacchi a Bruxelles, mentre figure vicine alla Casa Bianca si recano sempre più spesso in Europa per sostenere i candidati sovranisti. Secondo l’inchiesta, dodici dei più influenti think tank conservatori americani avrebbero incrementato del 200% i finanziamenti destinati all’Europa negli ultimi cinque anni — per un totale di quasi 100 milioni di euro — e potenziato l’attività di lobbying nelle istituzioni comunitarie. Steve Bannon, ex stratega di Trump, spiega a Report che l’obiettivo finale sarebbe la dissoluzione dell’Unione Europea, un progetto nel quale figurerebbero anche Giorgia Meloni e le fondazioni vicine a Fratelli d’Italia.
Report indaga sulle nomine nel mondo della cultura
Il secondo servizio, A noi, firmato da Luca Bertazzoni con la collaborazione di Marzia Amico, Samuele Damilano ed Eleonora Numico, affronta il tema delle nomine nei vertici culturali italiani. Il caso da cui parte l’inchiesta è quello di Beatrice Venezi, la cui nomina a direttrice musicale del Teatro La Fenice di Venezia ha scatenato proteste e uno sciopero dell’orchestra. Report allarga poi lo sguardo alle designazioni nei principali enti culturali, dal Ministero al cinema, dai festival ai teatri, fino a Cinecittà e ad Ales, la società in house del Ministero della Cultura.
“Porcini nostrani”: politica e affari ai Castelli Romani
Chiude la puntata Porcini nostrani, di Andrea Tornago, dedicata alla Festa del fungo porcino di Lariano, storica manifestazione dei Castelli Romani. Negli ultimi anni l’evento, un tempo popolare e locale, ha assunto una dimensione ben diversa: coinvolge politici nazionali e muove ingenti fondi pubblici. L’inchiesta cerca di capire come un appuntamento gastronomico sia diventato un centro di interessi e relazioni che vanno ben oltre il gusto per i funghi.
Report, un ritorno nel segno della continuità e del coraggio
Con Lab Report e le nuove inchieste, il programma di Sigfrido Ranucci si conferma una delle poche voci televisive pronte a indagare senza timori i poteri politici ed economici, mantenendo fede alla propria missione di servizio pubblico e alla tradizione di giornalismo d’inchiesta inaugurata oltre venticinque anni fa.





