San Vito al Tagliamento, 2 settembre 2025 – La serata conclusiva del Festival Terre Tagliamento non vedrà più la partecipazione di Rocco Tanica, noto tastierista, compositore e comico italiano, co-fondatore del gruppo musicale Elio e le Storie Tese. La decisione, comunicata dagli organizzatori, arriva in seguito a dichiarazioni ritenute offensive e incompatibili con i valori della comunità locale.
Il ritiro dell’invito a Rocco Tanica
Secondo quanto riportato da Il Gazzettino, l’organizzazione del festival ha ufficializzato il ritiro dell’invito dopo alcune esternazioni di Tanica sui social media, in cui avrebbe definito Francesca Albanese “una compagna antisemita che sbaglia”. Tale affermazione ha provocato una forte reazione da parte del consiglio comunale di San Vito al Tagliamento, che ha espresso solidarietà alla relatrice speciale dell’ONU e ha sottolineato l’inaccettabilità della presenza di un artista che si è reso protagonista di attacchi ritenuti sessisti e violenti contro una figura simbolo della difesa dei diritti umani.
Il comunicato ufficiale dei coordinatori del festival evidenzia che le parole di Tanica “sono incompatibili con la tradizione democratica e civile della nostra comunità”, ribadendo l’impegno del territorio a promuovere valori quali il rispetto, l’inclusione e la tutela della dignità umana. Si sottolinea inoltre che, pur riconoscendo il diritto di esprimere opinioni diverse, è necessario mostrare rispetto per il dolore delle vittime civili a Gaza e per l’impegno di chi difende i diritti fondamentali, a prescindere dalle divergenze politiche.
Proseguendo, hanno dichiarato come non fosse accettabile “la presenza, sul palco di San Vito, di un artista che sceglie di deridere e attaccare con modalità sessiste e violente una figura simbolo della difesa dei diritti fondamentali“.
In sostituzione di Rocco Tanica, domenica 28 settembre si esibirà al Teatro Arrigoni il poeta e performer Guido Catalano, accompagnato dalle musiche di Matteo Castellan, con lo spettacolo “Reading stellare”.
Chi è Francesca Albanese e il suo ruolo internazionale
Francesca Albanese è una giurista italiana di rilievo internazionale, nominata nel maggio 2022 Relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati. Con una solida formazione in diritto internazionale e diritti umani, Albanese ha denunciato pubblicamente le violazioni commesse nella Striscia di Gaza, richiamando la comunità internazionale a intervenire contro l’occupazione israeliana e le gravi sofferenze della popolazione palestinese.
Nel corso della sua attività, Albanese ha invitato a un cessate il fuoco immediato nel conflitto israelo-palestinese, denunciando la possibilità di una “pulizia etnica di massa” e sostenendo la necessità di perseguire le responsabilità per crimini internazionali. È stata inoltre oggetto di sanzioni da parte del governo degli Stati Uniti nel luglio 2025, accusata di “fomentare l’antisemitismo” e di esprimere sostegno al terrorismo, accuse respinte sia da lei stessa che da organizzazioni come Amnesty International e dalle Nazioni Unite, che hanno difeso la sua indipendenza e il suo lavoro.
