Bergamo, 26 agosto 2025 – Nel contesto della prossima edizione del Bergamo Sex, Rocco Siffredi torna sotto i riflettori non solo come protagonista della kermesse erotica, ma anche per le sue dichiarazioni critiche riguardanti il mondo delle piattaforme digitali per adulti. Intervistato dal “Corriere della Sera”, il celebre ex attore e regista pornografico italiano ha espresso una posizione netta sul fenomeno OnlyFans e sul recente caso della maestra d’asilo licenziata per aver pubblicato contenuti sulla piattaforma.
Rocco Siffredi e il dibattito su OnlyFans
Siffredi, che ha recentemente annunciato il definitivo ritiro dall’attività di attore pornografico dopo una carriera di oltre trentotto anni, pur continuando a lavorare come regista e produttore, ha definito il fenomeno di autopubblicazione di contenuti hard su OnlyFans come “una malattia dei nostri tempi”. Secondo lui, molte donne si lanciano in questa attività senza la dovuta consapevolezza, sottolineando che “quando carichi materiale online, questo rimane per sempre”. Siffredi ha evidenziato come, nonostante le protagoniste si definiscano content creator, i contenuti rimangano di natura prettamente sessuale e, in molti casi, si arrivi all’incontro fisico con i clienti, configurando una forma di prostituzione.
Il divo di Ortona ha inoltre appena terminato di girare il film Blue, diretto da Eleonora Puglia, che affronta proprio i pericoli della rete e delle piattaforme online, raccontando la storia di una ragazza che utilizza OnlyFans per aiutare il fidanzato e delle conseguenze drammatiche di questa scelta.
“Il gruppo Facebook ‘Mia Moglie’? Una goliardata maschilista”
Sul controverso gruppo Facebook, dove migliaia di uomini condividevano foto intime delle proprie mogli o fidanzate senza consenso, Siffredi ha mostrato un atteggiamento più indulgente. Ha definito l’iniziativa una “goliardata maschilista”, più che un atto di cattiveria vera e propria, sottolineando come “i rapporti siano cambiati” e suggerendo che molte donne fossero consapevoli di queste dinamiche. Ha aggiunto inoltre che il mondo è “pieno di scambisti”, contestualizzando il fenomeno in un mutamento culturale più ampio.


