Ottant’anni e una carriera che ha segnato la storia della musica leggera italiana. Rita Pavone, nata a Torino il 23 agosto 1945, festeggia oggi un traguardo che la consacra definitivamente come una delle icone più amate dello spettacolo nazionale. Con oltre 50 milioni di dischi venduti in tutto il mondo e una popolarità che l’ha portata a scalare anche le classifiche britanniche – impresa riuscita a pochissime colleghe italiane – Pavone resta un simbolo di energia e ribellione giovanile.
L’incredibile carriera della Zanzara di Torino
Soprannominata fin da bambina “la zanzara di Torino” per il fisico minuto e “Pel di carota” per il colore dei capelli, ha saputo trasformare in forza quello che per altri poteva sembrare un limite. La sua carriera decollò nel 1962 al Festival degli Sconosciuti di Ariccia, dove vinse sotto lo sguardo attento del patron Teddy Reno, che divenne il suo pigmalione e poi compagno di vita. Da allora la sua ascesa fu inarrestabile, tra canzoni diventate veri e propri inni generazionali.
I successi più grandi di Rita Pavone
Tra i suoi successi più celebri resta indimenticabile La partita di pallone (1962), ironico ritratto di gelosia adolescenziale che conquistò il pubblico fin dal primo ascolto. L’anno seguente arrivò Il ballo del mattone, ballata romantica che restò per settimane in vetta alle classifiche. Nel 1964, con lo sceneggiato Il giornalino di Giamburrasca, Pavone legò per sempre il suo nome a Viva la pappa col pomodoro, brano firmato da Nino Rota che divenne simbolo di spensieratezza e ribellione giovanile.
Sempre negli anni ’60, il travolgente Geghegè la rese ambasciatrice dello spirito “ye-ye”, mentre con Datemi un martello, adattamento di un classico folk americano, riuscì a conquistare anche le platee internazionali.






