Continua a tenere banco la questione dei rapporti sempre più tesi tra Sigfrido Ranucci e la Rai. Nelle ultime ore è emerso un nuovo e significativo episodio che ha visto la storica trasmissione di inchiesta Report al centro di un altro scontro con la dirigenza di Viale Mazzini. Il giornalista e conduttore, noto per il suo impegno giornalistico e le inchieste di alto profilo, ha annunciato via social di essere stato sollevato dalla responsabilità della firma, una decisione che gli rimuove poteri decisionali importanti.
Rai toglie la responsabilità della firma a Sigfrido Ranucci
Dopo una lunga collaborazione iniziata negli anni Novanta e consolidata con la conduzione di Report dal 2017, Ranucci ha reso noto che la Rai gli ha revocato la firma su questioni operative e amministrative, comprese presenze, contratti, trasferte, acquisti, questioni legali e rapporti con le autorità garanti. Si tratta di un depotenziamento sostanziale che il giornalista ha commentato sui social sottolineando come questa scelta sia motivata da ragioni note, senza però rinunciare a ribadire il proprio impegno: “Continueremo a fare il nostro lavoro come solo noi riusciamo a fare: con coraggio, indipendenza e competenza”.
Al posto di Ranucci, la responsabilità della struttura di Report è stata affidata a Luigi Pompili, definito dallo stesso Ranucci un professionista leale e appassionato, capace di rispettare il denaro pubblico e di incarnare lo spirito del servizio pubblico. Anche la giornalista Paola Bisogni, capo progetto di Report, ha ricevuto parole di stima per la sua professionalità, che ha permesso alla trasmissione di superare due audit interni in meno di un anno.
Tagli e tensioni attorno a Report
La decisione di togliere a Ranucci la responsabilità della firma segue un periodo di forti tensioni e di tagli alla trasmissione, confermati dallo stesso conduttore, che ha lamentato una riduzione delle puntate. Inoltre, il giornalista era stato coinvolto in un recente provvedimento disciplinare relativo alla sua partecipazione a un programma esterno, episodio che ha ulteriormente inciso sul rapporto con la Rai.
Nel frattempo, si è diffusa la voce che La7, sotto la guida di Urbano Cairo, stia monitorando la situazione per offrire a Ranucci una possibile prima serata con piena libertà editoriale, anche se il format Report non potrebbe seguirlo, essendo di proprietà della Rai.
Sigfrido Ranucci e il suo percorso giornalistico
Nato a Roma nel 1961, Sigfrido Ranucci è una figura di spicco del giornalismo italiano, noto per inchieste su temi delicati come il traffico illecito di rifiuti, la mafia, e l’uso di armi all’uranio impoverito. Laureato in lettere, ha lavorato per il TG3 e ha realizzato reportage internazionali di rilievo, ricevendo numerosi premi tra cui il Flaiano nel 2021 e il Premio Giornalismo “Antonio Ravel” nel 2023.
Nonostante le tensioni con la Rai, Ranucci conferma la sua volontà di proseguire nel giornalismo d’inchiesta con la stessa determinazione che lo ha contraddistinto per oltre trent’anni.






