Si apre oggi un ultimo atto di omaggio per Pippo Baudo, storico volto della televisione italiana, scomparso sabato 16 agosto all’età di 89 anni presso il Campus Biomedico di Roma, dove ha trascorso gli ultimi giorni della sua vita. La sua scomparsa segna la fine di un’era per la tv nazionale che Baudo ha contribuito a definire con la sua carriera lunga e ricca di successi, tra cui tredici edizioni del Festival di Sanremo.
Pippo Baudo: camera ardente e funerali, date e luoghi
La famiglia e gli amici più stretti oggi rendono omaggio a Baudo in forma privata al Campus Biomedico di Trigoria. Domani, lunedì 18 agosto, verrà allestita una camera ardente pubblica al Teatro delle Vittorie, dalle 10 alle 20, e sarà aperta anche nella mattinata di martedì 19 agosto, fino alle 12. La Rai, che ha organizzato la cerimonia, ha scelto questa sede simbolica, legata alla storia televisiva italiana e fortemente voluta da Baudo stesso.
I funerali si terranno mercoledì 20 agosto, alle ore 15, nel paese natale di Baudo, Militello in Val di Catania, in Sicilia, presso la chiesa Santa Maria della Stella, sito patrimonio dell’umanità UNESCO dal 2002. Il sindaco di Militello, Giovanni Burtone, ha sottolineato con orgoglio l’importanza di Baudo per la comunità locale, definendolo un “pezzo di storia” del borgo.
Ricordi e omaggi dal mondo dello spettacolo e della cultura
Il cordoglio nel mondo dello spettacolo è unanime. Il cantautore Daniele Silvestri ha ricordato Baudo come un uomo “elegante, intelligente e innamorato della musica”, mentre l’attrice Sabrina Ferilli ha sottolineato come Baudo le abbia dato la possibilità di emergere quando era ancora “nessuno”. La mezzosoprano Cecilia Bartoli, scoperta proprio da Baudo nel 1988 con la trasmissione Fantastico, ha espresso profonda gratitudine per il suo ruolo nel lanciarla come artista internazionale.
Walter Vacchino, proprietario del Teatro Ariston, ha definito Baudo “parte della storia d’Italia”, sottolineando il legame forte con il Festival di Sanremo, che il conduttore ha diretto artisticamente per sette edizioni.
Un gigante della televisione italiana e della cultura
Massimiliano Smeriglio, assessore alla Cultura di Roma Capitale, ha espresso vicinanza alla famiglia e offerto la disponibilità della città a celebrare Baudo nel modo più degno, rispettando il dolore dei famigliari. Il presidente della commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone, ha proposto di intitolargli una strada vicino a viale Mazzini, cuore della televisione italiana.
Il medico amico di Baudo, Antonio De Luca, ha raccontato un sogno mai realizzato del conduttore: “Una trasmissione con Renzo Arbore, immaginandoli insieme da anziani su una panchina, a preparare un programma”.
L’ultimo saluto vedrà dunque un’Italia intera raccolta intorno a un simbolo della cultura popolare italiana, la cui eredità professionale e umana continuerà a vivere nel cuore di milioni di spettatori.






