New York, 13 settembre 2025 – Paramount Pictures ha espresso una ferma condanna nei confronti dell’appello al boicottaggio lanciato da oltre 3900 personalità di Hollywood, tra cui spiccano nomi illustri come Emma Stone, Joaquin Phoenix e Olivia Colman, contro le istituzioni cinematografiche israeliane. La dichiarazione ufficiale è stata rilasciata da Melissa Zukerman, direttrice della comunicazione della major, che ha sottolineato come tali iniziative non favoriscano né il dialogo né la pace.
La posizione di Paramount contro il boicottaggio
Melissa Zukerman ha dichiarato che “ridurre al silenzio artisti creativi individuali in base alla loro nazionalità non favorisce una migliore comprensione né fa progredire la causa della pace”. La major ha ribadito che l’industria globale dell’intrattenimento dovrebbe invece incoraggiare la libera espressione artistica e il confronto culturale, promuovendo il dialogo piuttosto che l’isolamento. Questo intervento arriva in risposta all’appello promosso dall’organizzazione Film Workers for Palestine, che ha raccolto firme di premi Oscar, Bafta, Emmy e Palma d’Oro impegnate a non collaborare con istituzioni israeliane e società coinvolte, secondo i firmatari, nel “genocidio e l’apartheid del popolo palestinese”.
Le personalità di Hollywood coinvolte nell’appello
L’appello ha visto la partecipazione di registi di spicco come Yorgos Lanthimos, Ava DuVernay, Asif Kapadia e Adam McKay, e attori di grande calibro come Olivia Colman, Ayo Edebiri, Mark Ruffalo, Riz Ahmed, Tilda Swinton, Javier Bardem, e Melissa Barrera. Tra i firmatari, anche Emma Stone, attrice pluripremiata con due Premi Oscar e nota per ruoli iconici in film come La La Land e Povere creature!, e Joaquin Phoenix, vincitore di un Premio Oscar per la sua interpretazione nel film Joker e riconosciuto come uno degli attori più stimati della sua generazione.
L’iniziativa, partita lunedì scorso, ha scatenato un acceso dibattito nel mondo dello spettacolo circa il ruolo degli artisti nel sostenere cause politiche e le implicazioni di un boicottaggio culturale su scala internazionale. Paramount, dal canto suo, ha scelto di prendere una posizione netta, auspicando maggior apertura e comunicazione nel settore artistico.






