Roma, 21 settembre 2025 – Si è spento ieri mattina a Roma, all’età di 77 anni, Roberto Russo, regista, sceneggiatore e fotografo italiano, noto anche per essere stato il marito di Monica Vitti. Russo era ricoverato in una RSA della Capitale da quando la sua salute si era aggravata nel 2023.
Roberto Russo, una carriera segnata dal talento e dall’amore per Monica Vitti
Nato a Roma il 28 settembre 1947, Roberto Russo aveva iniziato la sua carriera come fotografo di scena per poi affermarsi come regista e sceneggiatore. Nel 1984 ottenne il prestigioso David di Donatello come miglior regista esordiente grazie al film Flirt (1983), in cui la protagonista femminile era proprio Monica Vitti, sua compagna nella vita. La pellicola racconta la storia di una coppia di mezza età coinvolta in un ménage à trois immaginato dall’uomo.
Successivamente, Russo diresse Vitti anche in Francesca è mia (1986), un film co-sceneggiato con Vincenzo Cerami che narra di un amore possessivo e distruttivo. Per entrambi i film affidò le colonne sonore a celebri cantautori italiani: Francesco De Gregori per Flirt e Tullio De Piscopo per Francesca è mia.
Dopo un lungo fidanzamento durato 17 anni, Russo e Monica Vitti si sposarono il 28 settembre 2000 in Campidoglio. La loro unione durò fino alla scomparsa dell’attrice, avvenuta il 2 febbraio 2022. Il loro legame è stato descritto come una profonda simbiosi, con Russo che ha accompagnato Monica negli ultimi venti anni, assistendola durante la malattia degenerativa che l’ha colpita.
Ultimi giorni e funerali
Roberto Russo si è spento ieri mattina intorno alle 9:30 nella struttura sanitaria romana dove era ricoverato. I funerali si terranno martedì 23 settembre, giorno in cui avrebbe compiuto 78 anni, nella Chiesa degli Artisti alle 10:30.
Russo lascia un’eredità artistica significativa e una storia d’amore intensa e duratura, simbolo di dedizione e affetto in un mondo spesso dominato dalla fugacità. Il suo contributo al cinema italiano, unito alla sua figura di compagno devoto di Monica Vitti, lo rende una presenza indimenticabile nella cultura e nella storia dello spettacolo italiano.






