Los Angeles, 19 agosto 2025 – Nuovi sviluppi nel caso della tragica morte di Matthew Perry, celebre attore noto per il ruolo di Chandler Bing nella serie “Friends”. Jasveen Sangha, nota come la «regina della ketamina» di Los Angeles, si è dichiarata colpevole di aver fornito la sostanza che ha causato il decesso dell’attore, avvenuto nell’ottobre 2023.
Jasveen Sangha e il ruolo nella morte di Matthew Perry
La quarantaduenne, con doppia cittadinanza statunitense e britannica, è stata arrestata nell’agosto 2024 e rischia fino a 65 anni di reclusione. Sangha ha accettato di dichiararsi colpevole a cinque capi d’accusa federali, tra cui la distribuzione di ketamina con conseguente morte o gravi lesioni personali. La donna gestiva una vera e propria “stash house” a Hollywood, dove sono state sequestrate oltre 80 fiale di ketamina, metanfetamine, cocaina e potenti ansiolitici.
Secondo l’inchiesta, Sangha forniva la ketamina a Erik Fleming, intermediario che a sua volta la consegnava a Kenneth Iwamasa, assistente personale di Perry. Quest’ultimo avrebbe iniettato all’attore almeno tre dosi letali il giorno della sua morte nella villa di Pacific Palisades. Sangha è anche collegata a un altro caso di overdose mortale avvenuto nel 2019 con un’altra vittima, Cody McLaury.
Gli altri imputati e il contesto dell’indagine
Sangha è la quinta e ultima persona accusata a riconoscere un ruolo nella morte di Perry. Oltre a lei, si sono già dichiarati colpevoli Erik Fleming e Kenneth Iwamasa, con sentenze fissate per novembre 2025. Altri due medici coinvolti, Salvador Plasencia e Mark Chavez, hanno ammesso di aver fornito la ketamina all’attore nelle settimane precedenti il decesso: Plasencia rischia fino a 40 anni di carcere, mentre Chavez è in attesa di condanna.
L’inchiesta ha evidenziato come Matthew Perry, dopo anni di lotta contro la dipendenza da sostanze, fosse ricaduto nell’uso improprio di ketamina, inizialmente assunta sotto supervisione per la depressione. L’attore aveva speso milioni di dollari in trattamenti e disintossicazioni, ma alla fine è rimasto vittima di un sistema di medici e spacciatori senza scrupoli che hanno sfruttato la sua vulnerabilità.
