Nadeen Ayoub è entrata nella storia come la prima donna a rappresentare la Palestina a Miss Universo, un traguardo che ha catturato l’attenzione internazionale non solo per la sua bellezza e il suo carisma, ma anche per il suo legame familiare con una delle figure politiche più rilevanti e controverse della Palestina: Marwan Barghouti. La giovane modella, 27 anni, è infatti sposata con Sharaf Barghouti, uno dei quattro figli del leader di Fatah, detenuto in Israele da oltre vent’anni con una condanna a cinque ergastoli per attività terroristiche.
La prima Miss Palestina a Miss Universo
Nadeen Ayoub, originaria della Palestina ma residente a Dubai, ha utilizzato la sua piattaforma internazionale per portare avanti un messaggio di speranza e resilienza. Durante la finale di Miss Universo 2025, tenutasi a Bangkok il 21 novembre, la modella ha dichiarato di rappresentare “ogni donna e ogni bambino palestinese”, sottolineando come la sua partecipazione sia molto più di un semplice concorso di bellezza. «Siamo più della nostra sofferenza: siamo resilienza, speranza e il battito cardiaco di una patria che vive attraverso di noi», ha affermato Nadeen in un video condiviso sui social media, indossando anche un abito tradizionale palestinese.
Non è la prima volta che Nadeen si distingue a livello internazionale: nel 2022 aveva già partecipato a Miss Earth, classificandosi tra le prime cinque. Studentessa di psicologia, si è anche impegnata nella sensibilizzazione riguardo al collasso dei servizi di salute mentale nella Striscia di Gaza e alle difficoltà dei bambini che crescono in un contesto di conflitto permanente.
Marwan Barghouti, figura simbolo tra controversie e speranze
Marwan Barghouti, nato a Ramallah nel 1959, è una delle figure più emblematiche del movimento palestinese. Membro di Fatah, è considerato dagli israeliani un terrorista condannato per aver orchestrato attacchi durante la seconda intifada, mentre per molti palestinesi è un eroe della resistenza e un simbolo della lotta per l’indipendenza. Barghouti è detenuto in Israele dal 2002, condannato a cinque ergastoli e a 40 anni di carcere per omicidi e tentati omicidi di civili e militari israeliani.
Nonostante la sua detenzione, Barghouti mantiene un’enorme popolarità tra i palestinesi, tanto da essere considerato un possibile futuro leader politico e un interlocutore chiave per la pace. La sua scarcerazione è stata oggetto di numerose trattative e richieste internazionali, senza però mai concretizzarsi. Negli ultimi anni, la sua immagine continua a comparire nei murales e nelle manifestazioni di Ramallah, simbolo di una speranza che resiste al tempo e alle difficoltà.
Un legame familiare che amplifica il messaggio
Il matrimonio di Nadeen Ayoub con Sharaf Barghouti, figlio di Marwan, aggiunge un ulteriore livello di significato alla sua partecipazione a Miss Universo. La famiglia Barghouti è da decenni al centro della scena politica palestinese, intrecciando lotta politica e resistenza con le storie personali dei suoi membri. Nadeen, attraverso la sua iniziativa “Sayyidats Palestine”, racconta storie di forza, creatività e speranza, sfidando i pregiudizi e dando voce a un popolo spesso relegato ai margini del dibattito internazionale.
In un contesto geopolitico complesso e segnato da conflitti ricorrenti, la presenza di Nadeen Ayoub sul palco mondiale rappresenta un ponte tra cultura, politica e identità. La sua immagine va oltre il semplice ruolo di modella, diventando uno strumento di comunicazione per raccontare le sfide e i sogni della Palestina contemporanea.






