Il direttore musicale: “È un proseguimento naturale”
Riccardo Chailly continuerà la sua direzione musicale alla Scala fino al 2026, estendendo il suo contratto di un anno. Lo ha annunciato durante la presentazione del trittico di Kurt Weill che dirigerà dal 14 maggio, evidenziando progetti futuri con la Filarmonica.
Riccardo Chailly, direttore musicale della Scala di Milano, ha recentemente annunciato il prolungamento del suo mandato fino al 2026, superando la scadenza prevista dal suo contratto. Questa notizia è stata comunicata durante una conferenza stampa che precede la sua direzione del trittico di Kurt Weill, composto da “Die sieben Todsünden”, “Mahagonny Songspiel” e “The Song of Happy End”, in programma dal 14 maggio.
Un proseguimento naturale
Chailly ha descritto questa estensione come un “proseguimento naturale” della sua esperienza alla Scala, dove è al timone da quasi dieci anni. La sua decisione di rimanere è motivata dalla voglia di continuare a sviluppare progetti ambiziosi e coinvolgenti che hanno caratterizzato il suo operato. A tal proposito, ha rivelato di avere in programma attività con la Filarmonica della Scala per i prossimi due anni e mezzo, tra cui un concerto gratuito in piazza Duomo che si terrà il 5 giugno. Questo evento si preannuncia di grande richiamo e sottolinea l’impegno della Scala verso la comunità milanese.
Iniziative artistiche e rinnovamento del repertorio
Chailly ha anche accennato a ulteriori iniziative artistiche che mirano a rinnovare e ampliare il repertorio della storica istituzione, abbracciando sia opere classiche che contemporanee. Questo approccio innovativo ha già portato alla Scala una rinnovata vitalità e ha attratto un pubblico sempre più vasto e variegato. La sua direzione è stata caratterizzata da un forte impegno nella valorizzazione dei talenti emergenti e nel rafforzamento della tradizione operistica milanese.
Un tempio della lirica e laboratorio di idee
Grazie alla sua visione, la Scala si è affermata non solo come un tempio della lirica, ma anche come un laboratorio di idee e creatività, aperto alle sfide del presente e del futuro. Con queste dichiarazioni, Chailly ribadisce il suo attaccamento alla Scala e il suo desiderio di continuare a scrivere pagine significative della storia della musica. La sua presenza sino al 2026 rappresenta un’opportunità preziosa per il teatro milanese, che continua a essere un punto di riferimento culturale di rilevanza internazionale.






