Venezia, 29 agosto 2025 – Un debutto atteso e carico di fascino quello di Julia Roberts alla Mostra del Cinema di Venezia, dove l’attrice americana partecipa per la prima volta con un film diretto da un regista italiano. Si tratta di After the Hunt, il nuovo progetto di Luca Guadagnino, che affronta tematiche delicate e attuali, incluso l’impatto del movimento #MeToo. Il film, presentato fuori concorso e in uscita nelle sale italiane il 16 ottobre con Eagle Pictures, vanta un cast di prim’ordine composto da Ayo Edebiri, Andrew Garfield, Michael Stuhlbarg e Chloë Sevigny.
Julia Roberts e il suo ruolo nel film di Guadagnino
All’arrivo in conferenza stampa, Julia Roberts, vestita con jeans, giacca blu e camicia a righe crema, giallo e marrone, è stata accolta da un lungo applauso che ha sottolineato la sua autorevolezza e il carisma che da sempre la contraddistinguono. Nel film interpreta Alma, una stimata docente di filosofia a Yale, il cui personaggio è caratterizzato da una brillantezza intellettuale contrastata da una profonda fragilità, sia emotiva sia fisica. Sposata da decenni con un uomo comprensivo interpretato da Michael Stuhlbarg, Alma vive una crisi interiore intensa quando un collega e amico, Henrik (Andrew Garfield), viene accusato di molestie sessuali da una sua allieva e pupilla, Maggie (Ayo Edebiri).
Il dramma di Alma si sviluppa in un contesto universitario sconvolto dallo scandalo, tra bugie, ambizioni e conflitti personali che la spingono a confrontarsi con un trauma del passato. In questo ruolo complesso, Julia Roberts ha dichiarato che “interpretare un personaggio così tormentato è la parte ‘succosa’ di questo lavoro”, sottolineando la densità emotiva e la molteplicità di conflitti che animano la trama.
Il dibattito e la riflessione sul #MeToo
Durante la conferenza, è emersa una discussione intensa sulle reazioni suscitate dal film, in particolare riguardo alla possibilità che la storia possa essere interpretata come un tentativo di minare il movimento femminista e la lotta contro le molestie sessuali. Julia Roberts ha risposto con una punta di ironia e saggezza: “Non voglio contraddirla, non è nella mia natura – ha detto sorridendo – ma ciò che ha detto è interessante perché riporta il dibattito tra donne, non come un segno di disaccordo, ma come un modo nuovo di affrontare queste tematiche”. L’attrice ha spiegato che l’intento del film è proprio quello di mostrare diverse prospettive, lasciando allo spettatore il compito di riflettere e discutere.
Il regista Luca Guadagnino ha aggiunto che la pellicola vuole “guardare a queste persone attraverso le loro verità, che sono molteplici e spesso in conflitto”. Ha precisato che non si tratta di un manifesto culturale, ma di un racconto che indaga le complessità umane senza gerarchie di verità. Riguardo allo stile del titolo, che ricorda Woody Allen, Guadagnino ha spiegato che si tratta di “un accenno a un artista che ha vissuto una vicenda simile a quella raccontata e un modo per interrogarsi sulla responsabilità nell’approccio alle sue opere”.
L’impatto emotivo e la sfida degli attori
Il cast ha condiviso le proprie riflessioni sul lavoro svolto. Ayo Edebiri, giovane talento noto per la serie “The Bear”, ha espresso il fascino per il personaggio di Maggie, che si distingue per la sua mancanza di senso di responsabilità verso gli altri, una prospettiva distante dalla sua personale. Andrew Garfield ha invece evidenziato come il film esplori “il modo in cui tendiamo a comportarci come animali quando pensiamo sia questione di vita o di morte”.
Non sono mancati momenti più leggeri, come quando Julia Roberts ha raccontato il suo rapporto con Venezia, dove aveva in mente un tour turistico ma si è trovata a lavorare. “Venezia è uno dei posti più magici e inspiegabili che esistano, è un sogno essere qui”, ha detto con entusiasmo.
Il film, prodotto da Amazon MGM Studios e Imagine Entertainment, è stato girato a Londra e all’Università di Cambridge, e si preannuncia come una delle opere più discusse e stimolanti della stagione cinematografica 2025. La Mostra di Venezia ha così rappresentato l’occasione ufficiale per far conoscere al pubblico italiano e internazionale questo intenso racconto di verità, fragilità e conflitti umani.






