New York, 23 ottobre 2025 – Francis Ford Coppola, celebre regista statunitense noto per capolavori come Il Padrino e Apocalypse Now, si trova in difficoltà economiche dopo il clamoroso insuccesso del suo ultimo film Megalopolis. Per far fronte alle spese e “restare a galla”, come lui stesso ha dichiarato al New York Times, ha deciso di mettere all’asta sette orologi di pregio appartenuti alla sua collezione personale.
Il flop di Megalopolis e le conseguenze economiche
Megalopolis, progetto a lungo covato da Coppola e autofinanziato con un budget di circa 120 milioni di dollari, si è rivelato un fallimento sia di critica che al botteghino. Il film, presentato alla 77ª edizione del Festival di Cannes nel 2024, ha incassato globalmente soltanto circa 14 milioni di dollari, una cifra molto lontana dalle aspettative per un’opera di tale portata e costo.

Per finanziare la produzione, il regista ha dovuto vendere parte della sua azienda vinicola e ora si vede costretto a liquidare altri beni personali, tra cui una collezione di orologi di grande valore.
L’asta degli orologi di Francis Ford Coppola
La casa d’aste Phillips metterà in vendita il 6 dicembre sette orologi appartenuti al regista, tra cui spicca un esemplare unico disegnato dallo stesso Coppola nel 2014 in collaborazione con la rinomata maison svizzera F.P. Journe.
Questo orologio, noto come “Ffc” dalle iniziali del regista, presenta un design openwork con ingranaggi a vista e una mano guantata al centro del quadrante, le cui dita si muovono per indicare l’ora.
Prodotto in pochissimi esemplari e dal prezzo di listino di circa un milione di dollari, un prototipo è stato venduto all’asta benefica di Ginevra per quasi 5 milioni di dollari.
Francis Ford Coppola, 86 anni, è uno dei più grandi cineasti della storia e ha contribuito in modo fondamentale alla nascita della Nuova Hollywood, ma la sua attuale situazione finanziaria riflette le difficoltà di un progetto artistico ambizioso e dal lungo iter produttivo, che non ha però trovato riscontro nel pubblico odierno. La vendita degli orologi rappresenta un episodio significativo della crisi economica che ha colpito il regista a seguito del flop commerciale di Megalopolis.


