Flavio Briatore difende Jannik Sinner: “È super italiano, capisco più lui che i napoletani”
Il manager scende in campo a favore del tennista altoatesino e attacca detrattori e giornalisti: “Sinner è un esempio incredibile, ma in Italia c’è troppa gelosia verso chi ha successo”.
Monte Carlo, 6 novembre 2025 – Flavio Briatore torna a difendere Jannik Sinner e lo fa con una dichiarazione destinata a far discutere. Ospite del programma Realpolitik su Rete 4, l’imprenditore usa parole forti per liquidare una delle critiche più frequenti rivolte al tennista altoatesino, accusato di non essere “abbastanza italiano” dopo il suo rifiuto di partecipare alla Coppa Davis.
Flavio Briatore difende Jannik Sinner
“Capisco più lui quando parla che certa gente del Meridione”, afferma Briatore con il suo consueto tono diretto. E rincara la dose: “Ho degli amici napoletani che quando parlano dovrei avere i sottotitoli”. Un’affermazione che non passa inosservata e che scuote lo studio. Il conduttore Tommaso Labate, calabrese, prova a stemperare con una battuta: “Me compreso direi… rischio di finire in quel calderone per la mia provenienza”.
Flavio Briatore non risparmia nemmeno Bruno Vespa, che nelle settimane precedenti aveva criticato Sinner per la sua residenza a Monte Carlo e per il fatto di “parlare tedesco”. Il giornalista aveva tirato in ballo anche questioni fiscali e identitarie, sostenendo che il tennista fosse poco legato al Paese.
“Un giornalista come lui che fa dichiarazioni del genere… ma Jannik non va da lui”, ribatte Briatore. Una risposta che sembra chiudere ogni discussione, sottolineando la distanza tra il tennista e certi ambienti mediatici.
ANSA/FABIO FRUSTACI
Sinner, “orgogliosamente italiano”
Le accuse di “freddezza patriottica” non sono nuove per Sinner, ma lui ha sempre risposto con eleganza e convinzione. In un’intervista a Sky, aveva dichiarato:
“Alcuni dicono che l’Alto Adige sia diverso, che la Sicilia sia totalmente diversa… ma è anche la nostra fortuna. Abbiamo tutto per competere contro i migliori al mondo: dobbiamo unirci, stare insieme e darci forza per avere più trofei. Con il massimo orgoglio possibile, perché l’Italia lo merita”.
Parole semplici ma incisive, che mostrano un senso di appartenenza lontano da slogan e retorica.
“Dovremmo essere orgogliosi di lui”
Briatore, nella sua arringa televisiva, ribadisce il valore del giovane campione:
“Dovremmo essere orgogliosi di un ragazzo come Sinner che non ha veline come i calciatori, non va a Sanremo, non va nel salotto di Vespa. Ha dato un esempio incredibile, genera un indotto enorme quando fa un torneo. Il problema è che Sinner è un ragazzo normale che viene da una famiglia normale”.
Per Briatore, è proprio questa normalità a infastidire alcuni.
“Jannik parla tedesco bene, parla italiano bene, parla inglese bene. Parla tre lingue. Sinner è italiano, è nato in Italia. Capisco più lui che non certa gente del Meridione”.
Sinner | Instagram – @nittoatpfinals
La difesa sulla Coppa Davis
Il manager si scaglia anche contro chi ha criticato Sinner per aver rinunciato alla Coppa Davis:
“La Davis? Anche Federer e Nadal non l’hanno fatta, ma nessuno in Svizzera o in Spagna ne ha fatto loro una colpa”.
Confrontando la reazione italiana con quella di altri Paesi, Briatore sottolinea come spesso si tenda a giudicare con più severità i propri campioni, anziché sostenerli.
“Sinner è un esempio incredibile”
L’imprenditore prosegue con convinzione, difendendo anche la scelta del tennista di vivere a Monte Carlo:
“Gli sportivi come lui vanno nei posti dove ci sono le strutture per allenarsi tutto l’anno. Non è un problema di fiscalità ma di avere a disposizione tutto ciò di cui ha bisogno”.
Un’osservazione che intende smontare la polemica secondo cui Sinner avrebbe scelto il Principato solo per ragioni fiscali.
Briatore, nel corso dell’intervista, evidenzia come il tennista rappresenti un modello positivo per le nuove generazioni: “Sinner è una persona normale, molto educata. È un esempio incredibile”. E aggiunge un paragone significativo: “Al suo livello, in termini di popolarità, ci sono stati solo Valentino Rossi nelle moto e Alberto Tomba nello sci”.
“In Italia troppa gelosia”
Secondo Briatore, alla base delle critiche c’è un sentimento di invidia:
“La verità è una sola: in Italia parlano di Sinner con gelosia perché è un bravo ragazzo e uno normale, che fa una vita normale”.
Il manager individua nella semplicità del campione la chiave del suo successo, ma anche il motivo per cui viene spesso frainteso.
“Sinner è un ragazzo che lavora, si allena, rispetta tutti e non cerca la visibilità facile. È proprio per questo che dovremmo esserne fieri”.
Un simbolo di unità
In definitiva, le parole di Briatore — pur con toni eccessivi e giudizi controversi — mettono in luce una contraddizione tutta italiana: l’incapacità di celebrare un talento autentico senza cercare pretesti per dividerlo o giudicarlo.
Sinner, dal canto suo, ha sempre risposto con compostezza e orgoglio, ricordando che “l’Italia è una sola e deve restare unita”. E forse, tra una polemica e l’altra, proprio lui — il ragazzo schivo, educato e “orgogliosamente italiano” — continua a rappresentare l’immagine migliore di quello che il Paese potrebbe essere.