Roma, 27 dicembre 2025 – Fabio Caressa, noto giornalista, telecronista sportivo e conduttore televisivo italiano, continua a essere una figura di riferimento nel panorama mediatico nazionale. Nato a Roma nel 1967, Caressa ha costruito una carriera solida e poliedrica, che spazia dalle radiocronache di calcio alle trasmissioni televisive di intrattenimento, coinvolgendo anche la sua famiglia nelle ultime iniziative.
La giovinezza e la formazione di Fabio Caressa
Fabio Caressa, laureatosi in scienze politiche alla LUISS di Roma, ha avuto un percorso accademico e professionale molto articolato. Da ragazzo era descritto come “abbastanza timido, un po’ complessato” e non particolarmente brillante con le ragazze, ma estremamente curioso e competitivo, caratteristiche che lo hanno contraddistinto anche nella sua carriera. Già durante gli studi ha approfondito l’ambito della comunicazione, diplomandosi in Public Speaking alla UCLA e perfezionando la conoscenza della lingua spagnola all’Università di Salamanca.
Il suo ingresso nel mondo dello sport e della televisione risale al 1986, quando ha iniziato a collaborare con emittenti locali romane come Canale 66 e TeleRoma 56. Qui ha condotto rubriche dedicate al calcio internazionale e ha realizzato la sua prima radiocronaca, in occasione della partita Cesena-Lazio di Serie B.

Una carriera tra sport, televisione e nuove sfide mediatiche
Nel corso degli anni, Fabio Caressa è diventato una delle voci più riconoscibili dello sport italiano. Dal 1991, con la nascita della pay-tv Tele+, si è trasferito a Milano, dove ha iniziato a telecronacare partite di calcio di rilievo, fino a diventare la voce principale dei posticipi di Serie A e delle competizioni UEFA, affiancato spesso da Giuseppe Bergomi, con cui ha formato una coppia di telecronisti storica per Sky Sport.
Nel 2006, durante il Campionato del mondo di calcio in Germania, ha commentato tutte le partite dell’Italia per Sky Sport, esperienza che lo ha consacrato come telecronista di riferimento per le competizioni internazionali degli azzurri. La sua telecronaca della partita inaugurale Germania-Costa Rica è stata ripresa anche dall’emittente tedesca ZDF per l’intensità e la precisione del racconto.
Caressa ha inoltre ampliato la sua presenza mediatica partecipando a programmi di intrattenimento e sportivi, conducendo rubriche su radio e televisione, e cimentandosi anche nel commento di eventi di poker e nel doppiaggio. Dal 2024, ha partecipato come concorrente a Pechino Express insieme alla figlia Eleonora e ha iniziato a collaborare con Striscia la notizia con una rubrica dedicata agli “Oscar dei Caressas”.
Nel 2025, ha debuttato come conduttore di un nuovo programma Sky, Money Road – Ogni tentazione ha un prezzo, e ha condotto con la moglie Benedetta Parodi il dating show su Netflix L’amore è cieco: Italia. Con Benedetta, giornalista e conduttrice televisiva, è sposato dal 1999 e ha tre figli: Matilde, Eleonora e Diego. Insieme hanno pubblicato nel 2024 il libro “Calcio e pepe”, un’opera che fonde le loro passioni per lo sport e la cucina.
L’impegno nella formazione e il legame con il calcio
La carriera di Fabio Caressa è anche caratterizzata da un costante impegno nel comunicare il calcio sotto molteplici aspetti. Nel 2010, ha condotto su Discovery Channel la rubrica “Com’è fatto il calcio”, in cui, con l’aiuto di un esperto di biofisica, ha illustrato scientificamente il gioco più amato dagli italiani.
Tra le sue attività più recenti vi è anche la partecipazione al commento di eventi sportivi di rilievo come il Campionato europeo di calcio 2020, trasmesso nel 2021, dove ha raccontato insieme a Beppe Bergomi il trionfo della nazionale italiana.
Tifoso dell’Alessandria e della Roma, Caressa ha sempre mostrato una forte passione per il calcio, che ha accompagnato lungo tutto il suo percorso professionale e personale, mantenendo un legame stretto con la sua città natale e con i valori della competizione sportiva.
Per quanto riguarda l’ormai annosa querelle con Adani, che ha recentemente dato del fariseo al telecronista, Caressa ha risposto che non avrebbe detto nulla di più di quello che già si sa: “non mi scuce un baffo“.





