Firenze, 11 agosto 2025 – A oltre un anno dalla scomparsa dello stilista fiorentino Roberto Cavalli, avvenuta il 12 aprile 2024, emergono dettagli sempre più nitidi sulla complessa gestione della sua eredità. Un impero fatto di lusso, arte e proprietà preziose, oggi al centro di una complessa procedura legale che coinvolge i sette eredi dello stilista, impegnati a districare una matassa di beni e potenziali debiti.
L’eredità di Roberto Cavalli e la gestione familiare
Lo scorso 15 luglio, un notaio ha pubblicato un avviso rivolto ai creditori dell’eredità, invitandoli a presentare entro il 15 ottobre 2025 le dichiarazioni probatorie dei crediti vantati. Questo passaggio formale conferma che gli eredi hanno optato per l’accettazione dell’eredità con beneficio d’inventario, una scelta che tutela il loro patrimonio personale, limitando la responsabilità per eventuali debiti fino al valore dei beni ricevuti.
Secondo l’ultimo testamento, redatto nel novembre 2023, il patrimonio è suddiviso in parti uguali tra una famiglia allargata e numerosa: i due figli del primo matrimonio, Tommaso e Cristiana Cavalli; i tre figli avuti con la seconda moglie Eva Maria Düringer, ovvero Rachele, Daniele e Robert; e infine l’ultima compagna dello stilista, la 39enne svedese Sandra Nilsson, insieme al loro figlio di appena due anni, Giorgio. Il primogenito Tommaso, intervistato nella Tenuta degli Dei in Toscana, ha rassicurato sul clima familiare: “Siamo compatti, allineati, non ci sono dissidi”.
Il patrimonio e i beni più prestigiosi
Le stime sul valore complessivo del patrimonio Cavalli oscillano tra i 200 e i 400 milioni di euro, anche se non esiste una conferma ufficiale. Una fetta considerevole deriverebbe dalla vendita, nel 2015, della maison al fondo Clessidra, da cui lo stilista avrebbe ricavato circa 230 milioni di euro. Tra i beni immobili, sono già in comproprietà dei sette eredi la sontuosa villa sulle colline di Firenze, con le sue 60 stanze, e i magazzini di Bagno a Ripoli.
Restano invece in dubbio il destino dello yacht Freedom, acquistato per 15 milioni di euro nel 2018 e ancora non venduto, e della preziosa collezione d’arte, che includeva, secondo fonti riservate, importanti opere come le Madonne del Trecento senese. L’elicottero personale, invece, risulta già alienato.
La Tenuta degli Dei e l’impegno di Tommaso Cavalli
Parallelamente alla gestione dell’eredità, Tommaso Cavalli, oltre a essere impegnato nella tutela del patrimonio familiare, è attivo nella conduzione della Tenuta degli Dei, l’azienda agricola di famiglia situata nel cuore del Chianti, a San Leolino vicino a Panzano. La tenuta, acquistata da Roberto Cavalli negli anni Settanta, è famosa per l’allevamento di cavalli e la produzione di vini di alta qualità, nonché di spiriti pregiati come la celebre Roberto Cavalli Vodka e la grappa in edizione limitata.
Tommaso porta avanti con passione un progetto che coniuga innovazione e sostenibilità, rispettando la tradizione toscana e puntando all’eccellenza nel settore agroalimentare. La tenuta, immersa nel paesaggio unico del Chianti, continua a essere un simbolo della dedizione della famiglia Cavalli al territorio e alla qualità.
Roberto Cavalli: una vita tra moda e lusso
Nato a Firenze nel 1940, Roberto Cavalli è stato uno dei più celebri stilisti italiani, noto per le sue creazioni audaci e per aver rivoluzionato la stampa su pelle e tessuti. Fondatore dell’omonima casa di moda, ha portato il suo brand in oltre 36 paesi, creando linee di abbigliamento, accessori e profumi che ancora oggi rappresentano un punto di riferimento nel settore.
La sua vita è stata segnata da momenti di grande successo, ma anche da profonde passioni personali, come l’allevamento di cavalli da corsa e l’amore per la sua terra natale, la Toscana. La sua eredità, oltre al patrimonio materiale, si riflette anche nelle collezioni di moda e nello stile inconfondibile che ha lasciato al mondo della moda internazionale.
