Roma, 27 novembre 2025 – A più di tre mesi dalla scomparsa di Pippo Baudo, avvenuta il 16 agosto 2025, l’eredità del celebre conduttore televisivo rimane ancora senza pretendenti. Nonostante l’apertura del testamento avvenuta il 9 settembre presso lo studio del notaio Renato Carraffa a Bracciano, nessuno dei beneficiari indicati ha formalizzato l’accettazione del lascito.

L’eredità di Pippo Baudo: nessuna accettazione formale
Il testamento di Baudo prevedeva una divisione in parti uguali tra i suoi due figli, Tiziana e Alessandro, e la sua storica assistente per 36 anni, Dina Minna. Secondo le indiscrezioni, a ognuno sarebbe spettato un terzo del patrimonio, stimato da alcune fonti giornalistiche in circa 10 milioni di euro. Questa cifra, tuttavia, non tiene conto dei possibili guadagni derivanti da conduzioni televisive, diritti d’immagine e campagne pubblicitarie, oltre al notevole patrimonio immobiliare, che includerebbe proprietà a Roma, Fiano Romano, terreni in Sicilia e aziende edili.
Nonostante la consistenza dell’eredità, nessuno dei beneficiari ha ancora accettato formalmente il lascito. Il tempo trascorso, seppur considerevole, non è sufficiente per far prescrivere l’eredità, ma ha sollevato ipotesi di perplessità riguardo al valore reale del patrimonio.
Polemiche sulla quota destinata all’assistente
La parte di eredità destinata a Dina Minna, pari a quella dei figli, ha suscitato polemiche. L’ex moglie di Baudo, la cantante lirica Katia Ricciarelli, ha espresso pubblicamente il suo disappunto sostenendo che se tutte le segretarie ricevessero un trattamento simile, avrebbe sbagliato mestiere. Ricciarelli ha inoltre accusato Minna di non averla informata tempestivamente della morte del conduttore, una controversia che si è conclusa con una diffida da parte della segretaria e un invito a moderare i toni.
La vicenda dell’eredità di “Super Pippo” resta quindi ancora aperta, in attesa che i beneficiari si pronuncino ufficialmente sull’accettazione del lascito.






