Bologna, 13 novembre 2025 – Il prossimo 16 novembre, l’EuropAuditorium di Bologna ospiterà un evento imperdibile per gli amanti della musica italiana e del rock d’autore: Edoardo Bennato celebrerà i 45 anni dall’uscita del suo album simbolo, “Sono solo canzonette”. L’evento ha già registrato il tutto esaurito, tanto che è stato annunciato un bis per il 15 febbraio 2026, a testimonianza dell’intramontabile fascino di un artista che ha segnato la storia della musica italiana.
Il viaggio artistico di Edoardo Bennato: dai primi anni al successo
Nato a Napoli il 23 luglio 1946, Edoardo Bennato è unanimemente riconosciuto come uno dei maggiori esponenti del rock italiano, capace di intrecciare nel suo percorso sonorità rock, blues, folk, punk e ska. La sua carriera, iniziata nel 1958 con il Trio Bennato formato insieme ai fratelli Eugenio e Giorgio, è costellata di innovazioni e primati. Nel 1974 è stato il primo italiano a ricevere l’etichetta di punk, mentre nel 1976 è stato il primo cantante solista italiano a esibirsi al prestigioso Montreux Jazz Festival.
La svolta decisiva arriva nel 1980, quando pubblica due album in rapida successione, “Uffà! Uffà!” e “Sono solo canzonette”, che consolidano il suo successo. Quell’anno, il 19 luglio, Edoardo Bennato diventa inoltre il primo artista italiano a registrare un’affluenza superiore a 70.000 spettatori allo Stadio Giuseppe Meazza di Milano, un traguardo che testimonia la sua straordinaria popolarità.
L’eredità musicale e il rapporto con “Sono solo canzonette”
L’album “Sono solo canzonette” rappresenta una pietra miliare nella discografia di Bennato. Le canzoni, spesso intrise di ironia e critica sociale, riflettono uno sguardo dissacrante verso il potere e le contraddizioni della società italiana, senza mai aderire a schieramenti politici precostituiti. L’artista ha sempre evitato di indulgere troppo nel passato, preferendo concentrarsi sul presente e sul futuro, ma il legame con questo album rimane forte, carico di ricordi ed emozioni che hanno segnato intere generazioni.
La sua musica unica, nata anche dall’esperienza londinese come one-man-band, è caratterizzata da un mix eclettico di strumenti – dalla chitarra all’armonica a bocca, dal kazoo al tamburello – e da contaminazioni di musica mediterranea e classica. Non a caso Bennato ha spesso manifestato ammirazione per Gioachino Rossini, ipotizzando che il celebre compositore avrebbe potuto essere un rocker moderno, unendo così in modo originale musica classica e rock.
L’EuropAuditorium: il palco ideale per un evento memorabile
Il teatro bolognese, ubicato in piazza Costituzione 4, è il più grande auditorium dell’Emilia-Romagna, con una capienza di 1.700 posti distribuiti tra platea e balconate. Progettato dall’architetto Melchiorre Bega e inaugurato nel 1975, è parte integrante del Palazzo della cultura e congressi, uno spazio polifunzionale di grande prestigio che ospita ogni anno eventi di rilievo nazionale e internazionale.
Con un palcoscenico ampio e tecnologicamente attrezzato, l’EuropAuditorium si conferma luogo ideale per ospitare concerti di artisti di calibro come Bennato, il cui stile eclettico e carismatico trova qui una cornice perfetta per essere apprezzato fino in fondo. Nel corso degli anni, il teatro ha accolto nomi illustri del panorama musicale e teatrale, confermando la sua vocazione a essere un punto di riferimento culturale di primo piano.
L’evento del 16 novembre sarà dunque un’occasione unica per rivivere la musica di Edoardo Bennato, ascoltare dal vivo le note e i testi che hanno raccontato con ironia e profondità le trasformazioni del nostro tempo, e celebrare un percorso artistico che continua a influenzare la scena musicale italiana. La risposta del pubblico, con il sold out già annunciato e il bis programmato, testimonia come Bennato rimanga un punto di riferimento imprescindibile, capace di parlare alle nuove generazioni senza tradire la sua coerenza e il suo spirito rivoluzionario.
