Napoli, 24 luglio 2025 – Il Museo e Real Bosco di Capodimonte accoglie un evento artistico di eccezionale rilievo con la mostra “Capodimonte Doppio Caravaggio”, aperta al pubblico dal 24 luglio al 2 novembre. L’esposizione vede protagonisti due capolavori di Michelangelo Merisi, detto Caravaggio: l’Ecce Homo, recentemente riscoperto a Madrid nel 2021, e la celebre Flagellazione di Cristo, opera realizzata a Napoli nel 1607.
L’Ecce Homo ritrovato a Madrid torna a Napoli
Dopo quattro secoli, l’Ecce Homo, attribuito con unanime consenso critico a Caravaggio, fa ritorno nella città dove fu probabilmente dipinto, affiancando la Flagellazione di Cristo nella sala 62 del Museo di Capodimonte. Il quadro, che rappresenta uno degli ultimi momenti della Passione di Cristo, è stato scoperto casualmente nel 2021 in una collezione privata spagnola, dove era erroneamente classificato come opera della “scuola di Ribera” e offerto all’asta con una base di 1500 euro. La casa d’aste Ansorena ha promosso la sua catalogazione, portando all’interesse di esperti e curatori internazionali.
Acquistato da un filantropo britannico residente in Spagna, l’Ecce Homo è ora esposto in una sala dedicata del Museo del Prado di Madrid, che ne ha vincolato la permanenza sul territorio spagnolo, consentendo però un prestito eccezionale solo per questa tappa italiana a Napoli. Come ha spiegato il direttore di Capodimonte, Eike Schmidt, “appena abbiamo saputo che l’Ecce Homo sarebbe arrivato in Italia ci siamo attivati per averlo a Napoli al termine della mostra romana per il Giubileo, dove era stata richiesta la nostra Flagellazione”. Schmidt ha inoltre sottolineato l’importanza del confronto tra le due opere, che documentano la fortuna napoletana del modello caravaggesco e costituiscono “una proposta culturale unica per celebrare i 2500 anni di Napoli”.
Un dialogo artistico e culturale senza precedenti
La mostra “Capodimonte Doppio Caravaggio” non si limita a esporre i due capolavori, ma crea un dialogo visivo e simbolico che mette in luce la coerenza tematica e stilistica tra le opere realizzate da Caravaggio durante il suo soggiorno napoletano. La Flagellazione di Cristo, conservata a Capodimonte dal 1972 e di proprietà del Fondo Edifici di Culto, rappresenta la violenta sofferenza di Cristo prima della Crocifissione, mentre l’Ecce Homo raffigura il momento successivo, con Ponzio Pilato che mostra il Cristo dolente alla folla.
Accanto a questi due capolavori, nella stessa sala, è esposta anche un’opera di Battistello Caracciolo, uno dei più fedeli seguaci di Caravaggio, un altro Ecce Homo di formato orizzontale proveniente dai depositi del museo. Questa scelta espositiva testimonia l’influenza significativa di Caravaggio sulla pittura napoletana e la sua eredità artistica, che si riflette anche nelle opere di artisti come Caracciolo.
Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha definito la mostra “eccezionale”, sottolineando come avere due Caravaggio nella stessa stanza rappresenti “un’occasione unica” e un richiamo importante per turisti e cittadini a visitare Capodimonte. La rassegna si inserisce nel ciclo di piccole mostre “L’Ospite”, che accompagnano il rinnovamento degli spazi museali con una politica di prestiti focalizzata sull’esaltazione del patrimonio di Capodimonte e il dialogo con grandi musei internazionali.
La vicenda dell’Ecce Homo è stata raccontata anche nel thriller documentaristico “Il Caravaggio perduto”, recentemente trasmesso su Sky Arte e disponibile in streaming, che ha contribuito a diffondere l’interesse per questa scoperta straordinaria nel panorama dell’arte mondiale.





