Roma, 8 dicembre 2025 – Dopo il trionfale debutto televisivo che ha conquistato oltre 5 milioni e 700mila spettatori su Rai 1 con quasi il 34% di share, la nuova serie di Sandokan torna questa sera in prima serata con il secondo episodio. La fiction, che ha come protagonista Can Yaman, è destinata a segnare un nuovo capitolo nella storia di uno dei personaggi più amati della letteratura e della televisione italiana, a quasi cinquant’anni dall’iconico adattamento Rai del 1976 con Kabir Bedi.
Il ritorno della “Tigre della Malesia” con Can Yaman
Ambientata nel 1841 nel Borneo, la serie racconta le origini di Sandokan, il pirata nato dalla penna di Emilio Salgari, che lotta contro l’oppressione coloniale britannica. La trama si sviluppa attorno a un’antica profezia, all’amore proibito per la bella Marianna e alla spietata caccia condotta da Lord Brooke, rivale e innamorato della stessa donna. La regia è firmata da Jan Maria Michelini e Nicola Abbatangelo, che hanno saputo conferire un respiro moderno e avvincente al mito della “Tigre di Mompracem”.
Can Yaman, attore turco noto per le sue doti da interprete e per il suo fascino internazionale, ha dato nuova vita al personaggio, interpretandolo con un mix di forza, carisma e sensibilità. Nato a Istanbul nel 1989, Yaman ha già conquistato il pubblico italiano con serie di successo come DayDreamer e Viola come il mare. La sua versatilità e la padronanza di cinque lingue lo rendono uno degli attori più apprezzati del panorama europeo contemporaneo.

Sandoka, un personaggio di leggenda tra storia e narrativa
Sandokan, soprannominato “Tigre della Malesia” o “Tigre di Mompracem”, è un pirata gentiluomo di stirpe reale, figlio di Kaigadan, sovrano del Borneo, la cui famiglia fu sterminata dal Rajah Bianco, James Brooke. Nato dalla fantasia di Salgari ma ispirato a figure storiche realmente esistite, il personaggio incarna la lotta contro il colonialismo britannico e la difesa della libertà del suo piccolo regno insulare.
Fisicamente imponente, con occhi nerissimi e un abbigliamento sfarzoso all’orientale, Sandokan è un eroe complesso: feroce con i nemici ma leale e protettivo verso i suoi “tigrotti”, i suoi fedeli seguaci. La serie Rai ne esplora l’”origin story” con una narrazione che combina avventura, dramma e romanticismo, mantenendo fede allo spirito dei romanzi di Salgari.
Prospettive future e omaggi al passato
Il regista Jan Maria Michelini ha annunciato che la produzione della seconda stagione inizierà tra primavera e estate del 2026, confermando la volontà di espandere ulteriormente l’universo narrativo di Sandokan. Nel frattempo, il ricordo di Kabir Bedi, che interpretò l’originale Sandokan, rimane vivo: sebbene un cameo dell’attore non sia stato ancora inserito, le trattative sono aperte per omaggiare l’indimenticabile “Tigre” degli anni ’70.
Con un cast internazionale che vede tra gli altri Ed Westwick e John Hannah, la nuova serie di Sandokan rappresenta una sfida ambiziosa per la Rai e un’occasione per riscoprire un classico della letteratura d’avventura in chiave contemporanea, affidandone l’interpretazione a un attore di fama globale come Can Yaman.
