Negli anni ’90 e all’inizio del nuovo millennio, i Backstreet Boys sono stati una delle boyband più influenti e amate a livello globale, incarnando un fenomeno musicale e culturale che ha segnato profondamente un’intera generazione. Dopo un periodo di alti e bassi, oggi, a 25 anni dall’uscita dell’album “Millennium”, la band è tornata protagonista, riscrivendo la storia della musica pop con un successo senza precedenti.
La storia e il successo dei Backstreet Boys negli anni 2000
I Backstreet Boys, nati a Orlando nel 1993, sono composti da Nick Carter, Howie Dorough, Brian Littrell, AJ McLean e Kevin Richardson. Dopo il debutto europeo con l’album Backstreet Boys (1996) e il successo negli Stati Uniti con Backstreet’s Back (1997), la band esplose letteralmente con Millennium (1999). Quest’ultimo album vendette più di 1,13 milioni di copie nella prima settimana, stabilendo un record di vendite e dominando le classifiche in 25 nazioni. Singoli come “I want It that way”, considerato il più grande singolo di una boyband di tutti i tempi secondo Billboard, e altri successi come “Larger than life” e “Show me the meaning of being lonely” consacrarono i Backstreet Boys come icone pop mondiali.
Il loro impatto non si limitò alle vendite: furono autentici portavoce di un fenomeno culturale, con milioni di fan in tutto il mondo che seguirono con entusiasmo tour, video musicali e apparizioni pubbliche. Oltre 130 milioni di dischi venduti e numerosi premi, tra cui 9 nomination ai Grammy Awards, testimoniano la portata del loro successo.
Il declino e le difficoltà del gruppo
Dopo i primi anni 2000, i Backstreet Boys dovettero affrontare un periodo di declino. Nel 2006, Kevin Richardson lasciò temporaneamente la band per dedicarsi a progetti personali, e il gruppo continuò come quartetto con album meno fortunati come Unbreakable (2007) e This Is Us (2009). Nel 2007, la band affrontò anche diverse polemiche legate a problemi interni e controversie manageriali, tra cui una causa legale contro il loro storico manager Lou Pearlman, accusato di frode e appropriazione indebita.
Questi fattori, uniti al cambiamento del panorama musicale e all’esplosione di nuovi generi e artisti, portarono a un rallentamento della loro carriera e a una riduzione delle apparizioni pubbliche. Il progetto sembrava destinato a spegnersi, come accaduto a molte altre boyband degli anni ’90.
Le reunion e il ritorno in scena
Nonostante le difficoltà, i Backstreet Boys non hanno mai abbandonato completamente il palco. Nel 2012, Kevin Richardson è tornato ufficialmente nel gruppo, segnando l’inizio di una nuova fase di reunion. Da allora, la band ha ripreso a esibirsi con concerti sporadici, mantenendo viva la fiamma dei fan storici e conquistando anche nuove generazioni. Nel 2018 hanno festeggiato i 25 anni di carriera con il singolo Don’t Go Breaking My Heart e l’album DNA nel 2019, che ha riscosso un buon successo.
Il trionfale ritorno a Las Vegas nel 2025
L’estate del 2025 rappresenta un momento storico per i Backstreet Boys, che stanno ottenendo un successo straordinario nella loro residency al The Sphere di Las Vegas, un auditorium futuristico con 20mila posti. La residency, partita con 21 date e in programma fino al 24 agosto, celebra i 25 anni dall’uscita di Millennium.
Per l’occasione, l’album Millennium è stato ripubblicato in versione deluxe, contenente le 12 tracce originarie rimasterizzate e 13 brani aggiuntivi, tra cui il nuovo singolo “Hey”. Il riscontro del pubblico è eccezionale, con fan entusiasti sia dal vivo che sui social media, in particolare su TikTok, dove i video delle performance dei Backstreet Boys stanno diventando virali.
Una band in forma e ispirata, capace di riscrivere la storia
Nonostante l’età, i cinque membri si presentano sul palco in grande forma, dimostrando energia e talento con coreografie e assoli che richiamano i fasti del passato. Questo ritorno trionfale si distingue da molte altre reunion di boyband, che spesso si sono concluse con risultati deludenti o progetti incompiuti.
Un esempio emblematico sono gli ex rivali N’Sync, la ex band di Justin Timberlake, diventati sì virali ultimamente ma per motivi opposti: uno stato di forma fatiscente e balletti di certo non sincroni, insomma una figuraccia. Al contrario, i Backstreet Boys stanno dimostrando di saper reinventare se stessi, mantenendo fede alla loro eredità musicale e conquistando un pubblico trasversale, capace di apprezzare tanto la nostalgia quanto la qualità delle nuove produzioni.
Il fenomeno dei Backstreet Boys nel 2025 è quindi una testimonianza concreta di come una band possa superare le sfide del tempo e delle trasformazioni del mercato musicale, rimanendo un punto di riferimento per la musica pop mondiale e riscrivendo la propria storia in modo impressionante.