Milano, 20 ottobre 2025 – La giornalista e conduttrice Diletta Leotta ha offerto uno sguardo intimo ed entusiasta sulla sua vita professionale e privata, ospite del podcast Supernova. La conversazione con Alessandro Cattelan ha evidenziato il suo forte legame con il calcio, la sua ansia per i periodi di inattività lavorativa, e la piacevole ma complessa realtà di una vita familiare internazionale.
Diletta Leotta vive la quotidianità bilanciando le sue radici siciliane (definite una “realtà così felice”) e la calma metodica del marito, il calciatore Loris Karius. La conduttrice di Dazn si destreggia tra uno studio televisivo iper-futuristico e la dolce fatica di crescere una figlia trilingue. Il racconto rivela un forte contrasto tra il suo temperamento, che definisce “un vulcano come l’Etna”, e l’atteggiamento “molto tranquillo, calmo” di Karius, al quale cerca costantemente di “tirargli fuori delle emozioni”.
Diletta Leotta: “Sogno di condurre uno show internazionale”
Diletta Leotta ha condiviso l’inquietudine che la assale quando non lavora, specialmente durante la pausa estiva, un periodo in cui le manca la “serialità” garantita dal campionato. Nonostante la sua consolidata posizione nel mondo sportivo, aspira a un futuro internazionale, studiando inglese con l’obiettivo di presentare un programma nella lingua. Ritiene che il calcio sia uno degli show più belli da condurre, poiché raggiunge dritto “al cuore dei tifosi” e assicura stabilità di ascolti, a differenza dei programmi generalisti. La conduttrice ha anche descritto la sua esperienza nello studio di Dazn, un luogo iper-innovativo e totalmente virtuale, chiamato “Green Skin”. Questo set digitale è talmente sorprendente che permette di fare “qualsiasi cosa”, come la comparsa di scale che nella realtà non esistono o altri scenografie di ogni tipo.

Ripercorrendo il suo passato, Diletta Leotta ha ricordato la partecipazione a Miss Italia, dove si ritrovò con Miriam Leone. Il momento più imbarazzante, e allo stesso tempo rivelatore, risale a un provino dove, anziché eseguire un balletto richiesto dai giudici, decise di recitare una poesia di Emily Dickinson. Il suo intento era dimostrare che “oltre la bellezza c’è di più”, recitando in inglese i versi di “Love is all there is”. Un gesto che, pur non avendole garantito la vittoria (fu cacciata), evidenziò il suo desiderio di sfuggire ai cliché. Affrontando il tema della visibilità, ammette che in passato i paparazzi erano più insistenti quando era single, ma oggi la sua vita è più tranquilla. Riguardo al trolling online, pur riconoscendo la volgarità di certi commenti, nota che la situazione sta gradualmente migliorando.
Karius, la figlia Aria e la maternità trilingue
La vita familiare di Diletta Leotta è un ponte tra culture. Il suo rapporto con Loris Karius, che gioca nello Schalke in Germania, è gestito con la formula del non-convivere continuo, una scelta che permette a entrambi di mantenere i propri spazi e alimentare la reciproca mancanza. La lingua franca della coppia è l’inglese, una necessità che l’ha portata a imparare la lingua grazie a uno “step” fondamentale: il litigio. La figlia Aria, a soli due anni e un mese, sta crescendo trilingue (inglese, italiano, tedesco). Nonostante viva a Milano, Diletta desidera che Aria possa vivere la realtà felice della Sicilia, a contatto con il mare e il sole, circondata dal numeroso e affettuoso clan di parenti catanesi.
Il rapporto con Karius è spesso messo alla prova dalla loro diversità caratteriale e culturale. Diletta Leotta, in quanto siciliana, gestisce i tempi con la sua “mezz’oretta” di margine, mentre Loris, da buon tedesco, “spacca il secondo”. Questa maniacale puntualità fu la causa dello stress che precedette la romantica proposta di matrimonio a Saint-Tropez: Loris, dovendo preparare la stanza con petali di rosa, mise fretta a Diletta per la cena, presentandosi con mezz’ora d’anticipo, un ritardo inaccettabile per i suoi standard. Nonostante le sfide logistiche e culturali, la conduttrice trova in Karius, che definisce un “bel ragazzo” e un uomo che “si fa rispettare”, il perfetto complemento alla sua esuberanza.






