Nel corso dell’ultima puntata del podcast Tintoria, condotto dai comici Stefano Rapone e Daniele Tinti, Claudia Gerini si svela, ripercorrendo non solo la sua carriera di attrice, ma svelando anche qualche retroscena sulla sua vita privata.
Claudia Gerini ha iniziato la sua carriera a soli 13 anni, vincendo un concorso della rivista Cioè con una coreografia di danza che le ha aperto le porte del mondo dello spettacolo, tra pubblicità e piccoli ruoli. A 15 anni ha ottenuto il suo primo ruolo cinematografico nel film Roba da ricchi di Sergio Corbucci, interpretando la figlia dei personaggi di Lino Banfi e Laura Antonelli, esperienza che le ha confermato la volontà di intraprendere la carriera di attrice. A 18 anni ha partecipato per circa cinque mesi a Non è la Rai con Enrica Bonaccorti, esperienza che Gerini definisce formativa ma che ha deciso di interrompere per non restare etichettata come volto televisivo, ostacolando così le ambizioni cinematografiche.
La svolta con Carlo Verdone
Il momento di svolta della carriera di Claudia Gerini arriva con Carlo Verdone. La collaborazione con il regista romano e il ruolo di Jessica nel film Viaggi di nozze segnano un “prima e un dopo” nella sua vita professionale. Il primo contatto con Verdone avviene durante un provino per Perdiamoci di vista, che non la sceglie, ma le promette di ricordarsi di lei per progetti futuri. Successivamente, dopo averlo impressionato in uno spettacolo teatrale drammatico, viene contattata per interpretare Jessica, e sul set nasce una chimica perfetta tra i due. Il successo dell’episodio porta alla realizzazione di Sono pazzo di Iris Blond e ad altre collaborazioni come Grande, grosso e… Verdone e un episodio della serie Vita da Carlo. Gerini mantiene un rapporto di amicizia solido con Verdone, che considera un punto di riferimento anche per consigli personali e medici.
I progetti recenti di Claudia Gerini
Attualmente Claudia Gerini è impegnata nel film Fuori la verità, in uscita il 6 novembre, dove interpreta la madre di una famiglia sottoposta a una macchina della verità televisiva. Il film esplora le dinamiche nascoste della vita familiare e mette in luce i segreti che emergono sotto pressione, con un cast che include Claudio Amendola e Claudia Pandolfi, con la quale l’intesa sul set è ottimale.

Parallelamente, sta preparando uno spettacolo teatrale su Tina Modotti, fotografa e rivoluzionaria italiana, con musiche dal vivo e proiezioni delle sue opere, per dare risalto a una figura storica femminile spesso trascurata. Sul piano metodologico, Gerini considera la recitazione una forma di “salvezza”, apprezzando la possibilità di interpretare diversi generi e personaggi, dalla commedia al noir, fino all’azione, e pianifica i suoi impegni con un metodo analogico, privilegiando il planning cartaceo.
Collaborazioni e aneddoti
La carriera di Gerini è costellata di collaborazioni importanti. Ha lavorato con Mel Gibson in La Passione di Cristo, affrontando prove in latino e aramaico e descrivendo il regista come affascinante ma silenzioso. Sul set, ha mantenuto l’umore leggero con scherzi e trovate comiche. In John Wick 2 ha apprezzato la professionalità di Keanu Reeves, definito un “soldatino” per la dedizione all’allenamento. Con Francesco Ceccherini ha affrontato un cinema surreale e onirico in Lucignolo, mentre con Leonardo Pieraccioni ha lavorato all’apice del suo successo dopo Il Ciclone. L’esperienza con la Gialappa’s Band in Tutti gli uomini del deficiente le ha permesso di cimentarsi in un contesto comico, mentre con i Fratelli Manetti ha vinto un David di Donatello per Ammore e malavita, ottenendo anche la possibilità di scrivere un episodio di Coliandro dove potesse combattere grazie alle sue abilità di Taekwondo.
La vita personale e gli interessi di Claudia Gerini
Claudia Gerini è cintura nera di Taekwondo, disciplina iniziata per autodifesa e per aumentare consapevolezza e sicurezza corporea, soprattutto dopo essere diventata madre. Pur conoscendo le leggi che le impediscono di usare tecniche marziali in pubblico, sottolinea l’importanza di insegnare autodifesa nelle scuole. Si definisce “ipercinetica”, pratica brevi esercizi di ginnastica cinese a casa e considera lo scooter essenziale per muoversi agilmente a Roma. Fa un uso occasionale e moderato della marijuana, principalmente nel weekend, e non ha mai lavorato sotto effetto di sostanze. Infine, ha ricevuto il titolo di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente Mattarella e conserva il suo David di Donatello sul davanzale di casa, come gesto scaramantico prima di ogni uscita.





