L’ospite della 283esima puntata di Tintoria, podcast condotto da Stefano Rapone e Daniele Tinti, è stato Carmine Del Grosso, comico, autore, conduttore e speaker radiofonico. Nel corso della chiacchierata di oltre due ore non si è limitato a parlare della sua carriera, ma ha anche affrontato questioni molto diverse, come le vendite online e i viaggi in treno.
Nel corso della puntata è emerso il profilo di un ospite razionale, quasi ingegneristico nel modo di affrontare la vita quotidiana, capace di passare con naturalezza dai piccoli trucchi per risparmiare alle dinamiche meno raccontate della televisione italiana, senza perdere il registro ironico che lo contraddistingue.
Del Grosso e l’arte di sfruttare le falle del quotidiano
Uno dei fili conduttori dell’episodio è stata la tendenza di Del Grosso a individuare scorciatoie e inefficienze nei sistemi comuni. Che si tratti di piattaforme digitali, trasporti o consumi domestici, il comico ha raccontato come abbia trasformato questa inclinazione in una vera e propria filosofia pratica. Il suo approccio non nasce dall’avidità, ma da una curiosità metodica verso le regole non scritte che governano la vita di tutti i giorni.
Vinted come micro-economia personale
Quando ha parlato parla di Vinted, Del Grosso lo ha fatto come se fosse intento a illustrare un piccolo modello di business. Ha spiegato perché fissare prezzi più alti sia quasi obbligatorio, dato che le trattative al ribasso fanno parte del gioco, e ha raccontato episodi concreti come la vendita di vecchi pantaloni Diesel mai indossati, trasformati in 36 euro reali. Anche le controversie diventano materiale narrativo, come la recensione negativa di un acquirente francese che, pur lamentandosi, ha tenuto scarpe nuove pagate una frazione del loro valore originale.
Viaggiare in treno tra logica e finzione
Da appassionato di Italo, Del Grosso ha condiviso strategie che oscillano tra l’osservazione tariffaria e la pura recita sociale. Ha raccontato di aver notato come alcune tratte lunghe costino meno di quelle intermedie, sfruttando la cosa per scendere prima della destinazione finale, e ha descritto con dovizia di particolari il suo metodo per accedere all’area Executive fingendosi un manager immerso in telefonate su Excel e PDF.
Casa, mutui e arredamento intelligente
Il trasferimento a Torino è diventata l’occasione per applicare la stessa mentalità anche alla casa. Del Grosso ha spiegato di aver lasciato Milano perché attratto da prezzi immobiliari più sostenibili, e ha racconta persino un tentativo ingenuamente provocatorio di cercare un mutuo presso una banca in difficoltà, subito smontato da una consultazione con ChatGPT. L’arredamento, invece, è nato da app di progettazione paragonate a The Sims e da una caccia paziente a mobili vintage recuperati gratuitamente o quasi, come una libreria IKEA fuori produzione o una lampada di design pagata una frazione del suo valore reale.
Del Grosso racconta la televisione vista dall’interno
Durante la puntata è stato poi dedicato ampio spazio ai retroscena televisivi, raccontati senza filtri. Del Grosso ha spiegato perché Propaganda Live resti, a suo avviso, il contesto migliore per la stand-up legata all’attualità, pur con i limiti di un pubblico non sempre “educato” alla comicità. Belve, invece, è stato descritto come un ambiente più generalista, meno efficace nel trasformare visibilità in pubblico reale, con l’aggiunta di sketch mai andati in onda che diventano esempi di ciò che la TV decide di scartare.
“Battute!”, tra caos e surrealismo
Il racconto più ricco è stato quello legato a Battute!, definito come una sorta di gita scolastica permanente. Dalla preparazione in un hotel improbabile alle puntate segnate da imprevisti grotteschi, Del Grosso ha ricostruito episodi come l’ingaggio last-minute del conduttore, lo svenimento di un membro del pubblico in diretta e l’intervento della direzione Rai sull’abbigliamento dei comici. Durante il racconto è stata posta parecchia enfasi sulla cancellazione del programma, appresa tramite i social e confermata dall’improvvisa disattivazione dei badge in mensa.
Codici segreti e piccoli scandali di studio
Nel flusso di aneddoti sono emersi dettagli che sembrano usciti da un romanzo satirico: termini coloriti usati dietro le quinte, l’urlo “Asganaway” come codice per chiedere droga e il panico generato da un po’ di marijuana proprio quando comparvero dei cani all’ingresso degli studi, poi rivelatisi anti-bomba.
Un incontro ravvicinato con Berlusconi
Tra i ricordi televisivi spicca anche l’esperienza come figurante speciale durante una puntata con Silvio Berlusconi. Del Grosso ha raccontato una scena surreale in cui una guardia del corpo, mentre l’ex premier parlava, si era avvicinata a una ragazza in prima fila per chiederle il numero. Un dettaglio apparentemente marginale che, a suo dire, avrebbe segnato l’inizio della carriera televisiva di quella giovane donna.
Del Grosso e Il progetto “Golden Age”
Fuori dalla comicità tradizionale, Del Grosso ha parlato di Golden Age, un podcast pensato per raccogliere testimonianze di anziani direttamente nelle loro case. La puntata zero, dedicata a Rossella Bianchi, 83 anni, è stata descritta come un’esperienza potente e fuori dagli schemi. Il progetto, al momento fermo per mancanza di fondi, vive comunque nella lista di ospiti futuri che il comico conserva con evidente entusiasmo.
Videogiochi, nostalgia e trucchi digitali
La conversazione è poi virata verso la cultura pop degli anni Novanta. Del Grosso ha rievocato l’arrivo della prima PlayStation, l’amore per Metal Gear Solid e le notti passate su Pro Evolution Soccer, tra tornei e coppie d’attacco leggendarie. Ha ammesso senza imbarazzo di aver usato l’Action Replay e ha racconta il tentativo, rimasto senza risposta, di contattare il compositore della colonna sonora del suo gioco preferito.
I talenti improbabili di Del Grosso
C’è stato anche spazio per parlare delle competenze eccentriche: dall’imitazione di Vanna Marchi, che Del Grosso ha rivendicato come unica nel suo genere, fino alla passione quasi scientifica per le acque minerali. Il comico ha illustrato una classificazione basata sul residuo fisso e ha descritto il suo sistema di doppia filtrazione domestica, arrivando a definire l’acqua frizzante come un riempitivo emotivo più che una scelta razionale.
Torino, scrittura e limiti dell’intelligenza artificiale
Parlando della sua vita attuale, Del Grosso ha elogiato Torino per vivibilità e costi, pur criticandone la viabilità. Ha poi portato avanti una riflessione sull’uso di ChatGPT, utile come motore di ricerca ma inadatto, secondo lui, alla scrittura comica, che resta legata all’esperienza diretta. Ha espresso anche il timore che un successo eccessivo possa allontanare i comici dalla realtà quotidiana, impoverendo la loro capacità di osservazione.
Chiusura tra social e ironia corporea
Il finale dell’episodio è passato dalle analisi del feed TikTok, dominato da ristrutturazioni e arredamento, a un racconto volutamente scomodo su un episodio di disidratazione durante un trekking, trasformato in una riflessione comica sul corpo umano. Una conclusione che ha sintetizzato perfettamente lo stile di Carmine Del Grosso: partire da un dettaglio minimo per trasformarlo in una storia memorabile.






