La vita privata di Brigitte Bardot, scomparsa oggi, domenica 28 dicembre, all’età di 91 anni, è stata intensa e spesso tormentata fin dalla giovinezza. Icona assoluta del cinema e del costume, entrata nell’immaginario collettivo con le sole iniziali “BB”, l’attrice ha incarnato un ideale di bellezza e libertà che si è riflesso anche nelle sue scelte sentimentali. Quattro matrimoni, numerose relazioni con protagonisti del mondo dello spettacolo, della musica e del cinema, e un’esistenza vissuta costantemente sotto l’assedio dei riflettori.
Brigitte Bardot: la solitudine dietro il mito
Nella sua autobiografia Initials BB, citata dall’Associated Press nel 1996, Bardot raccontò una vita circondata da playboy e paparazzi, ma segnata da una profonda solitudine. “Avevo un bisogno viscerale di essere amata, di essere desiderata, di appartenere anima e corpo all’uomo che ammiro, che amo, che rispetto”, scrisse, ripercorrendo le sue storie con figure come Sami Frey, Sacha Distel, Warren Beatty e Nino Ferrer.
Un figlio e un rapporto mai pacificato
Bardot ebbe un solo figlio, Nicolas-Jacques Charrier, nato dal matrimonio con l’attore Jacques Charrier. Un legame complesso e doloroso, segnato da un iniziale rifiuto della maternità e da anni di distanza emotiva, che l’attrice non nascose mai neppure nelle sue confessioni pubbliche.
Il primo matrimonio con Roger Vadim
Nel 1952, a soli 18 anni, Brigitte Bardot sposò il regista Roger Vadim, sei anni più grande di lei. Si erano conosciuti quando lei ne aveva 17, sul set di un film mai realizzato. Nonostante l’opposizione dei genitori, la relazione culminò nel matrimonio al raggiungimento della maggiore età. Vadim la consacrò con …E Dio creò la donna, film che la rese una star internazionale. Su quel set Bardot conobbe Jean-Louis Trintignant, con cui ebbe una relazione che contribuì alla fine del matrimonio, conclusosi ufficialmente nel 1957.
Jacques Charrier e la maternità non desiderata
Il secondo matrimonio arrivò nel 1959 con Jacques Charrier, suo partner in Babette va in guerra. Sette mesi dopo nacque il figlio Nicolas, una maternità che Bardot ammise più volte di non aver desiderato. Nel 1996 Charrier e il figlio la citarono in tribunale per alcuni passaggi dell’autobiografia Mi chiamano B.B., nei quali l’attrice raccontava di aver voluto abortire e descriveva l’ex marito in termini durissimi. Il matrimonio si concluse nel 1962.
La distanza dalla famiglia
Poco dopo il suo 90° compleanno, in un’intervista a Paris Match, Bardot parlò apertamente del rapporto con il figlio e con i nipoti. “Sono la bisnonna di tre piccoli norvegesi che non parlano francese e che vedo raramente”, disse, parole che confermarono una frattura mai ricomposta.
La favola (breve) con Günter Sachs
Dopo anni difficili, nel 1966 Bardot conobbe il fotografo e collezionista tedesco Günter Sachs a Saint-Tropez. La leggenda vuole che, colpito da un colpo di fulmine, lui fece piovere 10mila rose rosse sulla sua villa, la Madrague. Si sposarono nel 1969, ma tra lusso e mondanità la passione si spense presto. Tradimenti reciproci, incluso quello celebre con Serge Gainsbourg che ispirò Je t’aime… moi non plus, portarono al divorzio nello stesso anno. Nonostante tutto, rimasero amici fino alla morte di Sachs nel 2011.
L’ultimo matrimonio di Brigitte Bardot e la stabilità tardiva
Negli anni successivi Bardot ebbe altre relazioni, tra cui quella con l’imprenditore italiano Gigi Rizzi. Solo nel 1992 arrivò l’ultimo matrimonio, con Bernard d’Ormal, esponente del Front National, che si rivelò il più duraturo della sua vita.
Brigitte Bardot: la ricerca costante della passione
Come ricordato dal sito Hallo Magazine, nel libro Larmes de combat Bardot spiegò senza filtri le ragioni delle sue relazioni tumultuose: “Con ogni relazione tornavo costantemente alla ricerca di altri amori quando il presente diventava tiepido. Non mi piacciono le mezze misure”. E ancora: “Ho sempre cercato la passione. Ecco perché sono stata spesso infedele. E quando la passione stava per finire, facevo le valigie”.






