New York, 12 novembre 2025 – Un fenomeno senza precedenti scuote il panorama musicale statunitense: un brano country interamente generato dall’intelligenza artificiale ha conquistato la vetta delle classifiche digitali di Billboard: si tratta di “Walk My Walk”, firmato dal misterioso progetto musicale Breaking Rust, un nome che cela una realtà completamente virtuale e priva di componenti umani tradizionali.
Breaking Rust: la band digitale che domina le classifiche country
Breaking Rust si presenta al pubblico come un gruppo di cowboy dal sound autentico, con una voce maschile roca e profonda che racconta storie di redenzione, whiskey e polvere del deserto. Tuttavia, dietro a questa immagine si cela una creazione totalmente artificiale: la voce non appartiene a nessun cantante reale, così come le immagini e i videoclip sono generati interamente da software di intelligenza artificiale. Il nome attribuito all’artista, Aubierre Rivaldo Taylor, risulta anch’esso frutto di un algoritmo, senza tracce di una persona reale nei database musicali tradizionali.
Il successo è tangibile: su Spotify, Breaking Rust vanta oltre 2 milioni di ascoltatori mensili, con singoli come “Livin’ on Borrowed Time” che ha superato i 4 milioni di streaming. La canzone “Walk My Walk” ha raggiunto la prima posizione nella classifica Country Digital Song Sales di Billboard, una delle più autorevoli del settore. Diverse analisi con software di riconoscimento indicano che la probabilità che il brano sia stato creato artificialmente si aggira tra il 60% e il 90%.
L’impatto dell’intelligenza artificiale sull’industria musicale
Il caso di Breaking Rust non è isolato. Dopo progetti come Velvet Sundown e la cantante virtuale Xania Monet, la linea tra artisti reali e virtuali si fa sempre più sottile. Piattaforme come Suno e Udio consentono a chiunque di generare musica partendo da semplici descrizioni testuali, mentre solo pochi servizi, come Deezer, hanno iniziato a etichettare in modo trasparente i brani prodotti dall’IA.
Questa rivoluzione tecnologica pone nuove questioni sull’autenticità nella musica, soprattutto in generi profondamente legati alla dimensione umana ed esperienziale come il country. Il pubblico sembra, per ora, accettare e apprezzare queste creazioni digitali, spostando l’attenzione dalla figura dell’artista all’esperienza sonora stessa.






