Un acceso dibattito ha coinvolto Kim Kardashian e la NASA, a causa di una sorprendente affermazione fatta dalla celebre imprenditrice e personaggio televisivo sullo sbarco sulla Luna del 1969. In un episodio della serie televisiva The Kardashians, Kim ha espresso dubbi sull’autenticità della missione Apollo 11, riaccendendo un mito che resiste da decenni.
Le accuse di Kim Kardashian sullo sbarco sulla Luna e la replica della NASA
Durante una conversazione con l’attrice Sarah Paulson, Kardashian ha mostrato presunti documenti che, a suo avviso, metterebbero in discussione la veridicità dell’allunaggio. “Mi concentro sempre sulle cospirazioni”, ha dichiarato senza esitazioni davanti alle telecamere. Questa volta, però, la NASA non ha taciuto: Sean Duffy, amministratore ad interim dell’agenzia spaziale, ha risposto seccamente su X, affermando con fermezza che “Sì, Kim Kardashian, siamo stati sulla Luna. Sei volte”.
Il documento contestato: il video di Buzz Aldrin
Kim Kardashian ha citato un’intervista di Buzz Aldrin, il celebre astronauta che fu il secondo uomo a camminare sulla Luna, come prova dell’inganno. Tuttavia, tale episodio è stato ampiamente smentito: Aldrin si riferiva alle ricostruzioni animate utilizzate dalle televisioni per mostrare al pubblico parti non filmate in diretta, non a una messa in scena. Un’inchiesta della Reuters ha ricollocato il video nel suo contesto originale, spiegando che la NASA ha integrato immagini reali con simulazioni grafiche per una migliore narrazione.
Buzz Aldrin, l’eroe lunare spesso dimenticato
Nato nel 1930, Buzz Aldrin è stato un pilota da combattimento, ingegnere e astronauta della NASA. Dopo una brillante carriera militare e accademica, con un dottorato in astronautica presso il MIT, è stato protagonista del Programma Apollo, mettendo piede sulla Luna il 21 luglio 1969, poco dopo Neil Armstrong. Pur essendo il secondo uomo sul nostro satellite, Aldrin ha spesso vissuto nell’ombra della celebrità del comandante Armstrong, nonostante il suo ruolo centrale nell’impresa spaziale più iconica del XX secolo.
Questa controversia tra una delle più seguite celebrità mondiali e un’istituzione scientifica rimette in luce vecchi dubbi e teorie complottiste, proprio nel momento in cui la corsa allo spazio conosce un nuovo slancio con il ritorno degli astronauti sulla Luna e le ambizioni di paesi come la Cina.





