Roma, 18 dicembre 2025 – Una nota ufficiale del consiglio di amministrazione della Rai ha chiarito definitivamente le voci di un possibile ritorno di Amadeus alla televisione pubblica, smentendo ogni ipotesi di rientro nei palinsesti aziendali. Il conduttore, dopo un lungo percorso di quasi trent’anni nelle reti Rai e Mediaset, e un approdo nel 2024 a Warner Bros. Discovery sul canale Nove, vede così definitivamente chiuse le porte della concessionaria pubblica.
La posizione ufficiale della Rai sul ritorno di Amadeus
Durante la riunione odierna dedicata all’esame del piano immobiliare, la Rai ha diffuso una breve ma incisiva comunicazione: “pur ribadendo la stima professionale nei confronti del conduttore, Rai precisa che il suo ritorno non rientra nei piani editoriali dell’azienda“. Questa presa di posizione arriva dopo settimane di indiscrezioni e speculazioni, alimentate anche dalla spinta di personaggi come Fiorello, che nella sua trasmissione radiofonica “La Pennicanza” aveva accennato a un possibile riavvicinamento.
Il rapporto tra Amadeus e Rai si era interrotto nell’aprile 2024, con una decisione del conduttore stesso, che lasciò la televisione pubblica dopo aver guidato per cinque edizioni consecutive il Festival di Sanremo, dal 2020 al 2024, e aver consolidato la sua immagine come volto di punta dell’intrattenimento nazionale. La scelta di passare a Warner Bros. Discovery fu motivata da una ricerca di nuove sfide creative, nonostante la Rai avesse formulato una controfferta economica equivalente, come ammesso dallo stesso presentatore.

La carriera di Amadeus e le sue recenti sfide
Amedeo Umberto Rita Sebastiani, noto professionalmente come Amadeus, è nato a Ravenna nel 1962 ed è uno dei più popolari conduttori televisivi e radiofonici italiani. La sua carriera è iniziata negli anni Ottanta come DJ a Radio Deejay, grazie al talento scoperto da Claudio Cecchetto, e si è evoluta negli anni Novanta con numerosi programmi di successo su Rai e Mediaset. La fama è esplosa con la conduzione di quiz e programmi di intrattenimento, tra cui il celebre “L’eredità”, che ha ideato e condotto su Rai 1 conquistando ascolti record nella fascia preserale.
Nonostante il successo, i programmi di Amadeus su Nove non hanno raggiunto gli ascolti sperati, alimentando voci su un possibile ritorno alla televisione generalista. Tuttavia, l’attuale assetto aziendale di Warner Bros. Discovery, con l’acquisizione delle divisioni cinema e streaming da parte di Netflix, rende incerti i piani futuri del conduttore in quel gruppo.

Tensioni interne e prospettive future
Secondo fonti interne, all’interno della Rai esistono tensioni e divisioni sulla possibilità di riaccogliere Amadeus. Alcuni dirigenti, come Stefano Coletta, sarebbero favorevoli a un suo ritorno, mentre altri, tra cui l’amministratore delegato Giampaolo Rossi, si oppongono fermamente, ricordando le frizioni avute al momento della sua uscita. Questa situazione rende complessa la gestione di eventuali nuovi progetti, soprattutto in relazione alla riorganizzazione dei palinsesti, dove la fascia access prime time è attualmente occupata da altri volti di spicco.
Intanto, sul fronte Mediaset, si moltiplicano le speculazioni su un possibile ingaggio di Amadeus, considerata la sua esperienza e capacità di attrarre pubblico, soprattutto dopo le difficoltà incontrate su Nove.
In attesa di sviluppi, il conduttore rimane una figura chiave della televisione italiana, con un percorso professionale che continua a suscitare grande interesse e attenzione nel panorama mediatico nazionale.






