Milano, 5 novembre 2025 – Torna in prima serata sul Nove La Corrida, lo storico show televisivo che celebra il talento dilettantistico e la voglia di divertimento di migliaia di italiani. Alla conduzione, ancora una volta, c’è Amadeus, volto amatissimo del piccolo schermo, che quest’anno guida la seconda edizione del programma con rinnovato entusiasmo e consapevolezza, forte di un percorso professionale che lo ha reso uno dei conduttori più apprezzati e versatili della televisione italiana.
La nuova edizione de La Corrida: un viaggio tra novità e tradizione
L’appuntamento è fissato per mercoledì 5 novembre, con un format che mantiene intatto il suo spirito di festa popolare. Amadeus racconta come, nonostante la struttura dello show rimanga fedele al modello originale, le novità arrivano proprio dal palco, grazie ai dilettanti allo sbaraglio che ogni anno si presentano in massa alle selezioni. Quest’anno sono stati oltre 1.600 i candidati, una dimostrazione di quanto il programma continui a rappresentare un simbolo di genuinità e autoironia per l’Italia contemporanea.
Il meccanismo di selezione privilegia la varietà e la capacità di intrattenere, più che la perfezione artistica. “I nostri dilettanti sono uno spaccato dell’Italia sana e autoironica, che non vuole dimostrare per forza qualcosa oltre alla voglia di divertirsi e divertire”, afferma Amadeus, che si impegna a mantenere il rispetto e la leggerezza che hanno sempre contraddistinto il programma fin dai tempi di Corrado.
La prima puntata vede la partecipazione speciale di Tina Cipollari come giudice, un personaggio noto per il suo carattere istrionico e imprevedibile. Amadeus si dichiara curioso di scoprire il suo approccio, sottolineando che la diretta televisiva rende tutto ancora più autentico e coinvolgente.
Amadeus: dal DJ alla star della televisione italiana
Nato a Ravenna nel 1962, Amadeus – nome d’arte di Amedeo Umberto Rita Sebastiani – ha attraversato quasi quattro decenni di carriera televisiva e radiofonica, passando dalle discoteche di Verona ai palcoscenici nazionali. Dopo essersi fatto conoscere negli anni Ottanta come DJ a Radio Deejay, grazie anche al supporto di Claudio Cecchetto, ha conquistato il pubblico televisivo con programmi come Festivalbar, L’eredità e, più recentemente, con il ruolo di conduttore e direttore artistico del Festival di Sanremo dal 2020 al 2024.
Il suo percorso è stato segnato da una capacità unica di adattarsi e innovare, pur mantenendo un legame forte con la tradizione della televisione italiana. Amadeus si definisce un “dilettante allo sbaraglio” anche lui, pronto a mettersi in gioco in ogni nuova sfida, come quella di portare la sua energia a La Corrida, un programma che ha sempre seguito con ammirazione fin da bambino.
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Ricordi, passioni e progetti futuri
Nel raccontare la sua esperienza con La Corrida, Amadeus ricorda con affetto la figura di Corrado e la storica conduzione che ne ha fatto un classico. “Sono cresciuto con la sua Corrida, la ascoltavo anche quando era un programma radiofonico. Per me è un pezzo importantissimo della storia della televisione italiana, e cerco di rispettarne la tradizione senza stravolgerla”, spiega.
Oltre al presente, Amadeus guarda anche al futuro con spirito propositivo. Non nasconde la voglia di sperimentare, come dimostra la sua apertura verso generi musicali contemporanei come il rap e la trap, grazie all’influenza del figlio José. “Rappare dopo i 60 anni è una sfida, ma non mi tiro indietro”, scherza.
Infine, il conduttore ricorda con emozione Marina Donato, produttrice storica de La Corrida e moglie di Corrado, scomparsa nel luglio 2025. “Era una donna di grande intelligenza e sensibilità artistica, insostituibile. Questa edizione è dedicata a lei, lavoriamo per far sì che La Corrida resti sempre un programma speciale, non un semplice show televisivo”.
Con la sua esperienza e il suo carisma, Amadeus si conferma così un punto di riferimento imprescindibile per il rilancio di un format che continua a far ridere, emozionare e unire generazioni diverse davanti alla tv.






