Roma, 25 giugno 2025 – Il mondo del cinema italiano è in lutto per la scomparsa di Alvaro Vitali, celebre attore e comico noto soprattutto per il suo iconico ruolo di Pierino nella commedia sexy all’italiana. Vitali è morto nel tardo pomeriggio di ieri a Roma, all’età di 75 anni, dopo essere stato ricoverato per due settimane a causa di una broncopolmonite recidiva, come confermato dall’ex moglie Stefania Corona.
La famiglia dell’attore ha annunciato che i funerali si svolgeranno domani, giovedì 26 giugno, alle ore 15:00 presso la Chiesa di San Pancrazio, a Monteverde Vecchio a Roma.
La carriera e il successo con Fellini
Nato il 3 febbraio 1950 in una famiglia piccolo-borghese romana, Alvaro Vitali iniziò la sua carriera in modo inaspettato. Dopo aver abbandonato gli studi al termine della terza media e lavorato come elettricista, fu scoperto da Federico Fellini durante un provino nel 1969. Il celebre regista lo volle nel suo film “Fellini Satyricon”, aprendo così a Vitali le porte del cinema. Successivamente, l’attore prese parte ad altre pellicole felliniane come I clowns (1971), Roma (1972), e Amarcord (1973). In Roma interpretò un ballerino di tip-tap d’avanspettacolo, ruolo che replicò anche in Polvere di stelle (1973), diretto e interpretato da Alberto Sordi.
La partecipazione a questi film segnò l’inizio di una lunga carriera che lo vide protagonista di oltre 150 pellicole, soprattutto nel filone della commedia sexy all’italiana, genere in cui si impose come una vera e propria icona.
L’era di Pierino e la commedia sexy all’italiana
La fama di Alvaro Vitali è indissolubilmente legata al personaggio di Pierino, ragazzino monello protagonista di una serie di commedie negli anni Ottanta che si ispiravano alle barzellette popolari italiane. Film come Pierino contro tutti (1981), Pierino medico della S.A.U.B. (1981) e Pierino colpisce ancora (1982) lo consacrarono come volto simbolo di un’intera epoca.
Accanto a questi titoli, Vitali lavorò con nomi di rilievo come Lino Banfi, Edwige Fenech, Renzo Montagnani e Monica Vitti, partecipando a molte delle produzioni Dania Film che caratterizzarono il filone della commedia sexy. Tuttavia, con il declino di questo genere negli anni Novanta, anche la carriera di Vitali subì un brusco arresto. Il film Pierino torna a scuola (1990) non riuscì a rilanciarlo, e per circa un decennio l’attore scomparve dalle scene, soffrendo anche di depressione.
Negli anni successivi, Vitali si fece nuovamente apprezzare dal pubblico grazie alla satira televisiva, in particolare a Striscia la notizia, dove interpretò personaggi come Jean Todt, direttore della Scuderia Ferrari, e altre caricature.
La vita privata e gli ultimi anni
Alvaro Vitali ha vissuto una vita segnata da alti e bassi. Cresciuto a Roma, a otto anni si trasferì a vivere con la nonna per le difficoltà familiari. Nel 2006 sposò la cantautrice Stefania Corona, sua compagna dal 1997, con la quale collaborò anche in spettacoli teatrali di cabaret. La loro relazione negli ultimi tempi è stata al centro di una polemica pubblica, con uno scambio di accuse tra i due.
Nonostante il successo passato, Vitali ha più volte raccontato di aver vissuto momenti di difficoltà economica e personale, lamentando una pensione modesta di circa 1.300 euro al mese, inadeguata rispetto ai contributi irregolari versati dalle produzioni cinematografiche. L’attore ha anche parlato apertamente della sua lotta contro la depressione e della solitudine che lo ha accompagnato dopo il declino della sua carriera.
Nel 2025, Carlo Verdone lo ha voluto come guest star nella quarta stagione della serie televisiva Vita da Carlo, un segno di riconoscimento e di nuova dignità artistica per l’attore.
Alvaro Vitali lascia un’eredità importante nel panorama culturale italiano, non solo per il suo contributo al cinema ma anche per aver incarnato un personaggio popolare amato da intere generazioni. La sua scomparsa rappresenta la fine di un’epoca per la commedia italiana.






