Roma, 17 ottobre 2025 – È stato presentato oggi alla Festa del Cinema di Roma il film “40 secondi”, diretto da Vincenzo Alfieri, che ripercorre le ultime ore di vita di Willy Monteiro Duarte, il giovane ucciso a Colleferro nel settembre 2020. La pellicola, che ha suscitato grande interesse, si distingue per un approccio narrativo non convenzionale, volto a rappresentare la quotidianità dei personaggi prima dell’improvvisa esplosione della violenza.
Un racconto intimo e corale

Il regista Alfieri ha spiegato di non aver voluto realizzare un film “in senso classico”, ma piuttosto “fotografare le persone nella loro intimità, nella loro quotidianità”. “La violenza è quasi sempre fuori scena, per poi esplodere all’improvviso”, ha aggiunto, sottolineando che il suo intento era evitare una rappresentazione “pornografica o spettacolare” della violenza, preferendo invece un impatto emotivo autentico per lo spettatore.
Il film affronta anche il tema del rapporto tra madri e figli maschi, definito da Alfieri come “un legame forte ma a volte segnato da una certa tossicità di fondo”, un aspetto poco rappresentato nel cinema italiano ma che ha un ruolo centrale nella narrazione.
L’interpretazione di Justin De Vivo, che veste i panni di Willy, è stata motivata dal senso di “dovere” nel raccontare la storia di un ragazzo “normale, con sogni e valori”. De Vivo ha commentato anche le pene inflitte agli autori dell’omicidio, definite “il minimo, perché una vita non si riconquisterà mai più”.
Tematiche di violenza e indifferenza
Beatrice Puccilli, interprete di Michelle, ha evidenziato la scelta di un racconto corale e femminile che “spezza la narrazione patriarcale della donna”, dando voce a Michelle che “trova la forza di raccontare se stessa senza lasciare che siano gli altri a farlo”.
Francesco Gheghi ha invece raccontato di aver lavorato sull’incomunicabilità del suo personaggio, inserendo tic e balbuzie per creare barriere nei rapporti umani. Per Francesco Di Leva, il film riflette sul tema dell’indifferenza: “La violenza entra nell’ordinario, nel modo di rapportarsi. Il momento in cui diventi indifferente è quello in cui ti devi preoccupare”.
Alfieri ha concluso definendo “40 secondi” “un’indagine sui sentimenti e sulla nostra capacità di reagire di fronte alla violenza, visibile e invisibile, che attraversa la società”.
La presentazione si è svolta nell’ambito della ventesima edizione della Festa del Cinema di Roma, che si tiene dal 15 al 26 ottobre 2025 all’Auditorium Parco della Musica e in altre sedi della Capitale. Il festival, organizzato dalla Fondazione Cinema per Roma, rappresenta uno degli appuntamenti più importanti del panorama cinematografico internazionale, con un programma articolato che comprende proiezioni, incontri e premi.
Fonte: Marco Vesperini - Festa di Roma, il regista del film su Willy Monteiro: "Oggi la violenza non ci colpisce più"






