La mancata partecipazione di Roberto Vannacci al Consiglio federale leghista non è passata inosservata. Ma la risposta del fu generale è arrivata indirettamente, con un messaggio chiaro: andare avanti per la propria strada. “L’associazione movimento Il Mondo al Contrario è, per statuto, un gruppo di persone che, senza finalità di lucro, si è riunito per promuovere e diffondere in Italia e in Europa i punti delineati nel libro di Vannacci”, ha spiegato il vicesegretario della Lega parlando con l’Adnkronos.
Vannacci e Il Mondo al Contrario che continua a crescere
L’organizzazione di Vannacci, in costante crescita, conta oggi 170 team attivi sul territorio, con l’obiettivo di raggiungere i 200 entro fine anno. “L’azione dei team va avanti senza esitazione, come prima e più di prima”, afferma Vannacci, precisando che eventuali candidature elettorali di membri dell’associazione saranno libere e individuali, “come per ogni cittadino italiano”.
Salvini e l’ambiguità dei “team”
Il segretario leghista Matteo Salvini conosceva da tempo l’ambiguità di fondo del movimento vannacciano. Nel Consiglio federale di via Bellerio si è limitato a ribadire l’ovvio: le associazioni culturali sono ammesse, purché non facciano politica in concorrenza con la Lega. Una posizione che, tuttavia, rivela una doppia misura: ai militanti è stato infatti vietato in passato di aderire a Patto per il Nord, altra associazione nata con intenti simili ma considerata troppo indipendente.
Nuove convergenze nel mondo della destra radicale
Nel frattempo, i responsabili dei team vannacciani di Milano, Busto Arsizio e Verona hanno avviato contatti con Il Talebano, laboratorio culturale di destra radicale che in passato orbitava attorno alla Lega. Il gruppo, il cui volto più noto è stato Vincenzo Sofo, oggi in Fratelli d’Italia e sposato con Marion Maréchal, ha incontrato i rappresentanti del movimento “per verificare possibili sinergie”.
Un segnale che alimenta scenari di rimescolamento nel mondo bruno della destra identitaria italiana.




