La maxinchiesta sull’urbanistica scuote la politica milanese: 74 indagati e clima teso in Comune. Centrodestra diviso sulle dimissioni, garantismo al centro del dibattito.
Milano, 18 luglio 2025 – Prosegue con grande attenzione mediatica e politica la maxinchiesta sulla gestione dell’urbanistica nel capoluogo lombardo, che ha portato all’iscrizione sul registro degli indagati di 74 persone, tra cui spiccano nomi di rilievo come l’imprenditore Manfredi Catella e l’assessore alla Rigenerazione Urbana, Tancredi. La vicenda ha acceso un acceso dibattito all’interno del Consiglio comunale di Milano e tra le forze politiche nazionali.
L’inchiesta che scuote Milano
La procura di Milano sta indagando su un presunto caso di degenerazione nella gestione urbanistica da parte dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Sala, in carica dal 2016 e riconfermato per un secondo mandato nel 2021. Le richieste di arresto, sei in totale, hanno colpito significativamente la vita politica e amministrativa della città, con un clima di forte tensione. L’assessore Tancredi, figura di spicco coinvolta nell’inchiesta, ha manifestato la disponibilità a dimettersi, decisione che potrebbe influenzare l’assetto della Giunta comunale.
La posizione della ministra Santanchè e il dibattito politico
Sull’onda dell’inchiesta è intervenuta anche la ministra per il Turismo, Daniela Santanchè, presente a Roma per l’evento “Bridging Destinations” presso il St Regis. La ministra ha espresso un duplice giudizio: da un lato, ha criticato l’operato dell’attuale giunta milanese, definendolo distante dalla sua visione della città dove vive da molti anni. Dall’altro, ha mantenuto una posizione garantista, sottolineando che “sappiamo solo l’accusa” e che “la politica deve fare politica e la magistratura magistratura”. Questa linea si distingue nettamente dalle critiche più dure del centrosinistra, che ha contestato duramente l’amministrazione Sala.
Santanchè ha inoltre ribadito che la sua posizione di garantismo è condivisa da tutto il centrodestra, fatta eccezione per Matteo Salvini, che ha invece suggerito che sarebbero necessarie dimissioni in relazione al modo in cui è stata amministrata la città. La ministra ha così evidenziato la volontà del centrodestra di adottare un approccio prudente e rispettoso della separazione dei poteri in questa delicata fase.
Milano, con una popolazione di circa 1,37 milioni di abitanti, è il secondo comune più popoloso d’Italia e un importante centro economico, culturale e finanziario. L’inchiesta sulla gestione urbanistica rappresenta un momento di grande tensione in una città che, oltre a essere un polo globale della moda, dell’industria e del turismo, si trova ora a fare i conti con un’indagine che potrebbe avere ripercussioni significative sull’amministrazione pubblica locale.
Fonte: Davide Di Carlo - Inchiesta Urbanistica Milano, Santanchè: "Io garantista. Sappiamo solo l'accusa"





