Roma, 8 agosto 2025 – Prosegue con determinazione la mobilitazione del comitato “No inceneritore” di Santa Palomba, località situata lungo la Via Ardeatina, a pochi chilometri dalla capitale. Nonostante le temperature estive elevate, l’iniziativa guidata da Alessandro Lepidini, ex assessore all’ambiente del IX Municipio di Roma Capitale, ha registrato un importante risultato nella raccolta firme contro la costruzione dell’impianto.
Raccolta firme e mobilitazione popolare
Il comitato ha annunciato di aver già superato le 1.000 firme raccolte e punta a raggiungere quota 10.000 entro settembre. La petizione chiede la rimozione dei poteri speciali attribuiti al sindaco Gualtieri, che permetterebbero di procedere con la realizzazione dell’inceneritore in deroga alle normative ambientali ordinarie. Lepidini ha definito questa situazione “un abuso di potere messo a norma di legge” e ha dichiarato che, una volta raggiunto l’obiettivo delle 10.000 firme, il comitato si recherà in Parlamento per chiedere un intervento diretto. È inoltre previsto un corteo il 9 settembre, come momento simbolico di protesta e sensibilizzazione della cittadinanza.
Giuseppe Girardi, coordinatore tecnico del comitato, ha sottolineato l’ampio consenso popolare che continua a crescere: “Oggi, con oltre 40 gradi, abbiamo raccolto mille firme in un solo giorno. Vogliamo bloccare l’inceneritore anche quando i lavori saranno iniziati”. Questa determinazione testimonia la forte opposizione della comunità locale al progetto.
Impatti sulla salute e sull’ambiente
La dottoressa Francesca Mazzoli, esperta in materia di salute pubblica, ha evidenziato i rischi connessi all’impianto: “Le sostanze tossiche immesse nell’aria, come diossine e piombo, sono difficili da metabolizzare e possono causare malformazioni nei neonati e mutazioni che aumentano la predisposizione ai tumori”. Dal punto di vista tecnico, il comitato denuncia inoltre che l’inceneritore necessita di un elevato consumo di acqua, un fattore critico in un territorio già classificato come area a rischio idrico.
Nonostante le emissioni siano dichiarate entro i limiti di legge, i manifestanti sottolineano che anche piccole quantità di inquinanti possono avere effetti nocivi sulla salute pubblica. In chiave culturale, il comitato richiama l’importanza storica e paesaggistica di Santa Palomba, località celebrata da Virgilio, auspicando che questo patrimonio venga maggiormente rispettato e tutelato.
Fonte: Pasquale Luigi Pellicone - I "no inceneritore" a Santa Palomba: "10mila firme, poi in Parlamento"




