Roma, 28 agosto 2025 – Si è aperta oggi la Giornata nazionale di digiuno per Gaza, un’iniziativa promossa dalla rete #digiunogaza, dall’associazione Sanitari per Gaza e dalla campagna BDS “Teva? No grazie”. L’iniziativa coinvolge operatori sanitari, associazioni e sindacati di tutta Italia con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla drammatica situazione umanitaria nella Striscia di Gaza, duramente colpita dagli scontri recenti.
La mobilitazione a Roma e in tutta Italia

A Roma, presso l’ospedale San Giovanni Addolorata, una ventina di professionisti sanitari si sono riuniti per un flashmob di solidarietà. “Siamo qui per chiedere di fermare il genocidio a Gaza. Oggi i colleghi di tutta Italia si sono organizzati per digiunare e fermare il genocidio”, ha dichiarato un’infermiera dell’ospedale. Il gesto vuole ricordare le centinaia di operatori sanitari uccisi e il bombardamento di quasi tutti gli ospedali nella Striscia.
L’adesione è ampia e diffusa: oltre 500 ospedali e 16 mila sanitari partecipano all’iniziativa, che si svolge in strutture di grandi città come il Policlinico Umberto I di Roma, il San Matteo di Pavia, il Policlinico di Bari, le Molinette di Torino, e in realtà più piccole come l’isola di Capraia. La mobilitazione testimonia così un impegno capillare a livello nazionale.
Le richieste agli enti istituzionali
Gli organizzatori del digiuno rivolgono un appello al Governo italiano affinché venga sospesa la fornitura di armi a Israele, vengano aperti corridoi umanitari e garantiti aiuti alimentari e sanitari alla popolazione civile della Striscia di Gaza. La situazione umanitaria nella regione è infatti gravissima: Gaza, con i suoi circa 590 mila abitanti, è la città più popolosa della Palestina e vive da anni sotto un rigido blocco che ha messo in crisi la sua economia e il sistema sanitario.
La Striscia di Gaza è un territorio di circa 45 km², densamente popolato e con un sistema sanitario fortemente compromesso dagli eventi bellici e dalle restrizioni. Dal febbraio 2025, la città è teatro di un conflitto che ha visto oltre 1600 operatori sanitari coinvolti direttamente negli scontri, con numerose strutture ospedaliere bombardate o danneggiate. La maggior parte della popolazione è composta da giovani sotto i 25 anni, che vivono in condizioni estremamente difficili.
L’iniziativa di oggi, diffusa su tutto il territorio italiano, vuole dunque essere un segnale forte di solidarietà verso la popolazione civile di Gaza, e un invito a un maggiore impegno internazionale per la tutela dei diritti umani e la cessazione delle violenze.
Fonte: Marco Vesperini - Digiuno per Gaza, a Roma i sanitari dell'ospedale San Giovanni partecipano all'iniziativa






