Comunità ucraina e volontari italiani uniti a Roma per chiedere più aiuti militari e protezione dei cieli, sottolineando il ruolo centrale dell’Europa nella difesa della pace.
Roma, 13 luglio 2025 – Una manifestazione di solidarietà con l’Ucraina e contro l’invasione russa si è tenuta oggi a Roma, in piazza Vittorio Emanuele, a pochi giorni dalla conclusione della Conferenza per la Ricostruzione dell’Ucraina organizzata dal governo italiano. Alcune decine di persone, tra cui membri della comunità ucraina in Italia, si sono radunate per ribadire la necessità di sostenere la pace e fermare l’aggressione militare guidata dal presidente russo Vladimir Putin.
La voce della comunità ucraina in Italia e il ruolo dell’Europa
Horodetskyy Oles, presidente dell’Associazione Cristiana degli Ucraini in Italia, ha sottolineato l’importanza della vittoria nella guerra come premessa indispensabile per la ricostruzione del paese: “Siamo molto grati al governo italiano per aver organizzato la Conferenza per la ricostruzione dell’Ucraina, ma noi siamo consapevoli che prima bisogna vincere la guerra e che arrivi la pace per ricostruire. Quindi oggi la nostra comunità scende in piazza perché Putin va fermato”. La conferenza, che ha raccolto circa 15 miliardi di euro tra fondi pubblici e privati, ha fissato impegni importanti che ora devono tradursi in azioni concrete.
Il senatore del Partito Democratico Filippo Sensi ha evidenziato la necessità di proteggere lo spazio aereo ucraino: “Chiudere i cieli ucraini, con il fatto che vengono bombardati ogni giorno, è ormai un dovere per tutta l’Europa”. Dello stesso avviso Paul Grod, presidente del Congresso Mondiale degli Ucraini, che ha ricordato quanto espresso dal cancelliere tedesco Merz durante la conferenza: “Alla conferenza di Roma tutti hanno compreso che il modo migliore per ricostruire l’Ucraina è quello di vincere questa guerra e di sconfiggere la Russia”.
Il contributo e il ritorno di Giulia Schiff, giovane volontaria italiana
Tra i partecipanti alla manifestazione si è distinta la presenza di Giulia Schiff, la 23enne veneziana che ha combattuto con l’esercito ucraino come volontaria nella “International Legion of Territorial Defense of Ukraine”. Dopo un periodo trascorso al fronte, Schiff è tornata in Italia per un breve periodo e ha partecipato al sit-in in piazza Madonna di Loreto, organizzato dall’Associazione Cristiana degli Ucraini in Italia.
La giovane ha raccontato la sua esperienza di soldato: “Finora non ho visto nessuna arma italiana nel conflitto. Sono stata oltre la prima linea, in attività di ricognizione. Se ho mai ucciso qualcuno? Non posso parlarne, ma comunque faccio il soldato”. Schiff ha rivolto un appello all’Italia: “Il mio messaggio è che l’Italia dovrebbe essere più solidale con il popolo ucraino: tanti civili stanno morendo, sto qui per portare la mia testimonianza agli italiani lontani da questa situazione per aprire loro gli occhi”.
Il suo impegno ha avuto eco anche nelle cronache nazionali, soprattutto dopo la sua espulsione dall’Aeronautica militare italiana, che aveva suscitato ampio dibattito.
La manifestazione di Roma si inserisce in un quadro più ampio di iniziative europee e internazionali che chiedono un sostegno più incisivo all’Ucraina e condannano l’aggressione russa, con particolare attenzione anche alla tutela della libertà di stampa e dei diritti umani, spesso violati nel contesto del conflitto.





