Processo d’appello per Impagnatiello, difesa punta a cancellare aggravanti
La Procura generale chiede conferma ergastolo
Cronaca (Milano). È iniziato oggi, davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Milano, il processo di secondo grado ad Alessandro Impagnatiello, ex barman trentenne, già condannato all’ergastolo per l’omicidio della compagna Giulia Tramontano, incinta al settimo mese. La Procura generale, rappresentata dalla sostituta pg Maria Pia Gualtieri, ha chiesto la conferma della pena massima, ribadendo la sussistenza delle aggravanti della premeditazione e della crudeltà: “Ha pianificato tutto e agito con lucidità – ha sottolineato la pg – uccidendo non solo Giulia, ma anche il bambino che portava in grembo”.
La difesa, rappresentata dall’avvocata Giulia Geradini, ha invece chiesto di escludere le aggravanti contestate, descrivendo l’imputato come un uomo “non crudele”, travolto dalle sue stesse bugie e incapace di organizzare un piano omicida. Secondo i legali, Impagnatiello avrebbe agito d’impulso, in modo “grossolano e maldestro”, con l’unico intento di interrompere la gravidanza. Chieste anche le attenuanti generiche, sulla base del pentimento espresso fin da subito, sia dopo l’arresto che in aula.
Nel corso dell’udienza odierna sono attese le arringhe finali delle parti. La Corte potrebbe pronunciarsi già in giornata, mettendo fine al processo d’appello con la lettura della sentenza. (Sebastiana Risso/alanews)
Fonte: Sebastiana Risso - Processo d'appello per Impagnatiello, difesa punta a cancellare aggravanti





